La polizia di Stato ha eseguito a Gioiosa Marea (Me) e Patti (Me) un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone, 4 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di auto e falsità nei documenti. Gli arrestati di origine straniera (romena, bielorussa e russa) ma da tempo residenti in Italia riciclavano autovetture di lusso marca Toyota.

Auto rubate all’estero

In particolare – dice la polizia – provvedevano al reperimento materiale dei mezzi, alla contraffazione dei numeri identificativi del telaio e del motore, alla loro introduzione nel territorio nazionale e alla successiva immatricolazione alla Motorizzazione Civile di Messina mediante falsificazione della relativa documentazione di accompagnamento (libretto di circolazione, schede tecniche, titoli di acquisto).

Sequestrate cinque autovetture

In tal modo i veicoli venivano nazionalizzati e “legalizzati”, per essere poi immessi nel mercato parallelo dell’usato, con la realizzazione d’ingenti guadagni. Sono state sequestrate cinque autovetture ed è stato fatto il sequestro preventivo di altre nove auto Rav intestate agli indagati, sul presupposto che alcuni di essi avevano dichiarato redditi bassissimi, pur risultando intestatari di autovetture Toyota di alta gamma.