Il Comune di Capizzi, in provincia di Messina, dalle ore 14 di domani (domenica 3 gennaio) sarà “zona rossa” per dieci giorni.

Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Il provvedimento, preso d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione dell’Asp e sentito il sindaco, serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus.

Le misure restrittive resteranno in vigore fino alla mezzanotte di mercoledì 13 gennaio.

A causare l’improvvisa impennata di contagi nel piccolo centro sarebbe stata una festaprvata perun diciottesimo tenuta nel Paese vicino che si trova in provincia diEnna pur sempre sui Nebrodi.

La festa privata in un locale di Nicosia (Enna) avrebbe provocato un focolaio Covid tra i partecipanti che provenivano proprio da Capizzi, un paese vicino di quasi tremila abitanti sui Nebrodi, nel Messinese. Il contagio si sarebbe poi esteso ad altre persone.

In tutto 58 sono risultate positive. Altre 25 sono in attesa dei risultati del test. Si sta ora cercando di tracciare la rete dei contatti.

“La situazione – ha detto il sindaco Leonardo Principato Trosso – è molto critica. Non possiamo permetterci di sottovalutare l’emergenza sanitaria che sta modificando le nostre abitudini di vita”.

Tutto questo mentre il bollettino  in Sicilia parla di 734 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 5.093 tamponi processati . Le vittime sono 28 nelle ultime 24 ore che portano i morti a 2.468 dall’inizio della pandemia.

I positivi sono 34.950 con un aumento di 603 attuali positivi. Negli ospedali i ricoveri sono 1276, 27 in più rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1090, 17 in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 186, 10 in più rispetto a ieri. I guariti sono 103.

La distribuzione nelle province vede Catania 271, Palermo 183, Messina 103, Siracusa 90, Enna 40 Trapani 26, Ragusa 17, Caltanissetta 3, Agrigento 1.

Intanto da giovedì 7 gennaio tutta Italia torna gialla ma con il nuovo dpcm in arrivo dopo il 10 e invigore dal 15 le regioni rischiano di colorarsi di nuovo in maniera diversa con i relativi stop alle attività e agli spostamenti. L’epidemia rallenta ma troppo lentamente mentre l‘Rt è in aumento e ci sono situazioni diverse fra regione e regione.

A rischiare per ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l’ultimo report Iss hanno superato il valore 1 di Rt e che potrebbero essere collocate nella lista dei territori sottoposti a maggiori restrizioni. Molto vicine a quella soglia ci sono anche Puglia, Basilicata e Lombardia. La Sicilia non è fra le Regioni a rischio nonostante l’indice Rt a 0,93 (nella esatta media Paese) e il ritorno alla crescita del contagio.Ma con l’annunciato cambio dei parametri di valutazione la situazione potrebbe modificarsi e far slittare l’isola di nuovo verso la zona arancione.

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