Nessun risarcimento dovrà corrispondere il deputato regionale Cateno De Luca all’ex procuratore Vincenzo Barbaro. Così si è pronunciato il tribunale di Reggio Calabria che ha archiviato l’esposto con richiesta di risarcimento danni di 100 mila euro. la denuncia era scattata per quanto De Luca aveva scritto nel libro “Lupara giudiziaria”. “Oggi è un giorno di giustizia e di affermazione della verità- afferma De Luca -. La Procura di Reggio Calabria si è espressa sulla causa che aveva avviato l’ex procuratore Vincenzo Barbaro che aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 100.000 euro in seguito a quanto raccontato nel mio libro ‘Lupara Giudiziaria’. Ho documentato i 12 anni di travagliata vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto”.

La battaglia di De Luca

Tutto ebbe inizio a Messina, quando De Luca decise di aprire una battaglia contro la Procura di Messina in seguito al suo primo arresto. “Una battaglia tesa a ristabilire la verità dei fatti – racconta de Luca -.  È stato allora che il procuratore della Repubblica Vincenzo Barbaro entrò in scena nella mia vita. Da quel momento, si scatenò una tempesta giudiziaria che durò ben 12 anni. Durante questi anni ho dovuto affrontare un tritacarne giudiziario che sembrava non avere fine. Mi sono ritrovato contro il mondo, ma non mi sono mai piegato alle pressioni e alle difficoltà. Ho continuato a lottare con determinazione e oggi la sentenza del tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto la mia posizione. Tutto ciò che ho documentato nel mio libro è stato oggetto di approfondita analisi da parte del tribunale, che ha ritenuto di archiviare la richiesta di risarcimento danni”.

L’iter giudiziario

Secondo De Luca l’archiviazione “rappresenta una chiara affermazione della verità e della correttezza delle mie azioni”. La Procura chiese in quell’iter giudiziario 3 anni di condanna, il pubblico ministero poi la ridusse ad un anno. Alla fine per De Luca arrivò una condanna a 8 mesi ma lui dice sicuro: “La ribalteremo in appello”. Condanna con pena sospesa per diffamazione nei confronti di Barbaro nata proprio da questa querelle. Adesso la richiesta di risarcimento è stata rigettata.

“Doveva chiedermi scusa”

“Oggi mi chiedo – aggiunge De Luca -: che cosa dovrebbe fare il procuratore Barbaro alla luce di questa sentenza? Ho dimostrato che sono stato sempre convinto della mia posizione, la giustizia mi ha dato ragione anche stavolta e sono fiducioso che anche in appello potremo archiviare definitivamente questa storia. Perché Barbaro non mi ha mai chiesto scusa per la sua persecuzione giudiziaria nei miei confronti essendo sempre stato il ‘dominus’ dei 18 processi e due arresti che ho subito? Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.

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