In questa terribile, triste, agghiacciante storia di certo che una ragazza splendida come Giuliana Faraci non c’è più. A 40 anni, con una morte avvolta nel mistero, per quella che sembrava essere una banale intossicazione alimentare o un’influenza, e che nel giro di poche ore si è trasformata in tragedia.
I familiari, ovviamente, con il loro avvocato, Salvatore Mancuso, vogliono vederci chiaro: hanno presentato un esposto e adesso la procura di Patti per chiarire la cause della morte di Giuliana, stroncata da un malore a Sant’Agata di Militello, ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Le versione, discordanti anche, non mancano.
Le ultime ore
Gli inquirenti stanno ricostruendo tutte le fasi dell’assistenza alla donna da parte del 118. Da quanto messo nero su bianco nella denuncia dei familiari della donna, quest’ultima avrebbe infatti chiesto ai sanitari di essere portata in ospedale. Richiesta ripetuta anche dalla madre che la assisteva. Questa la novità trapelata nelle ultime ore mentre il pm Andrea Apollonio, coordinato dal procuratore capo Angelo Cavallo, continua gli accertamenti. Oggi sarà conferito l’incarico per l’autopsia. A eseguirla il medico legale Daniela Sapienza, consulente di parte per la famiglia il dottor Nino Bondì. La salma è attualmente sotto sequestro all’ospedale di Patti.
La cena
Secondo quanto ricostruito dai parenti, la sera del 19 luglio Giuliana era andata a cena fuori con alcune amiche. Una di loro ha anche postato su Facebook le foto di lei e Giuliana e un’altra amica nel corso della serata.
Poi il malore una volta rientrata a casa, con febbre, diarrea e vomito. L’unica del gruppo ad accusare tali sintomi. Quindi l’arrivo del 118 e la prima assistenza dei sanitari con una flebo e un elettrocardiogramma che avrebbe escluso cause cardiologiche. In quella circostanza la donna avrebbe chiesto di essere portata in ospedale. La mattina successiva il decesso, scoperto dalla madre. Il legale della famiglia ha già escluso consumo di sushi o altre tipologie di pesce crudo da parte della donna. Quella sera, la 40enne, come rivelato dai familiari e dalle amiche, ha mangiato linguine all’astice e fritto misto, così come le altre.
L’intervento del 118
Le indagini, dunque, inevitabilmente, hanno i fari puntati anche sull’intervento del 118. I sanitari, secondo quanto ricostruito dalle loro dichiarazioni, riportata su Nebrodinews, sarebbero arrivati a casa di Giuliana, a Sant’Agata di Militello (dove viveva da sola, ma in questo caso era assistita dalla madre) intorno alle 17, l’hanno visitata, con degli esami diagnostici e dei parametri vitali assolutamente nella norma. Alla quarantenne è stata poi somministrata anche una flebo, con la paziente che si sarebbe sentita meglio, con i sanitari che avrebbero ovviamente invitato la paziente a richiamare in caso di bisogno. Purtroppo, non ce n’è stato il tempo.
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