Nel pomeriggio di sabato scorso, i carabinieri della stazione di San Piero Patti, in esecuzione dell’ordinanza per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare emessa dall’ufficio esecuzioni penali della procura generale presso la corte d’Appello di Messina, hanno arrestato un 79enne del luogo, condannato ad anni 3 e mesi 8 di reclusione per il delitto di violenza sessuale aggravata.

Gli eventi risalgono al 2006

Gli eventi per cui l’uomo è stato condannato risalgono al 2006, allorquando, fino al mese di novembre, egli abusò di una sua conoscente, in condizioni di inferiorità psichica.

Nell’emettere il provvedimento restrittivo, l’autorità giudiziaria competente, valutati i presupposti previsti dalla normativa di settore, oltre ad applicare la sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, ha concesso il beneficio del differimento dell’esecuzione della pena, per un anno, che sarà nuovamente vagliato al termine del periodo.

Nel pomeriggio dello scorso sabato, quindi, i militari della stazione carabinieri di San Piero Patti, ricevuto l’ordine per la carcerazione e avuta la presenza dell’uomo, hanno provveduto a notificargli il provvedimento restrittivo, arrestandolo. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il proprio domicilio, a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.

Violenza sessuale sulla figlia di 9 anni, arrestato un uomo nel Palermitano

Pochi mesi fa, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 40 anni accusato di avere violentato nel Palermitano la figlia che non avrebbe ancora compiuto 10 anni. I militari hanno eseguito un’ordinanza del gip di Termini Imerese. A fare luce sul presunto abuso i medici dell’ospedale dei Bambini dove la madre ha portato la figlia che aveva dei dolori al basso ventre. I medici hanno segnalato alcune lesioni sospette sulla bimba e chiamato i carabinieri segnalando un possibile caso di violenza sessuale.

E’ in corso la separazione tra i due coniugi e alcune volte la bimba sta a casa del padre a dormire. I militari dell’arma hanno avviato i primi accertamenti. La bimba è stata sentita dallo psicologo.

Il suo racconto sarebbe stato attendibile. La procura di Termini ha chiesto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del quarantenne.

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