La variante Omicron del Covid19 è stata sequenziata anche al Policlinico di Messina su un giovane. Nei prossimi giorni ci saranno altri controlli su altri tamponi sospetti. Salgono dunque i casi di variante Sudafricana in Sicilia.
Musumeci, con Omicron in zona gialla
“Inevitabilmente con la variante Omicron andremo in zona gialla nei prossimi giorni”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione, Nello Musumeci.
“Non dobbiamo perdere di vista il rispetto delle regole per combattere la pandemia. Siamo stati bravi nel rispetto delle regole. Con la nuova variante Omicron andremo in zona gialla ma sappiamo che questo virus non è così virulento come lo scorso anno”.
Locatelli, Omicron 5 volte più contagiosa, vaccinatevi
La variante Omicron “ha dei tempi di incubazione e raddoppio del numero dei soggetti infettati molto superiore a quelle precedenti. Secondo alcuni studi avrebbe una contagiosità di 5 volte superiore alla Delta”. Lo ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli ribadendo la necessità di “proteggerci”.
“Abbiamo gli strumenti, i vaccini, sia le evidenze che ci indicano in maniera molto chiara che i vaccini ci proteggono dalla possibilità di sviluppare la malattia in maniera grave – ha sottolineato – La dose booster incrementa l’efficacia vaccinale al 93% per la malattia grave e al 75% dal rischio di contagiarsi”.
Omicron è al 28% in Italia, “presto sarà dominante”
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha reso noto che “in Italia è in forte crescita la percentuale della variante Omicron, che da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l’indagine rapida del 20 dicembre potrebbe essere intorno al 28%, ma con forti variabilità regionali”. L’analisi si è basata su circa 2mila tamponi raccolti nel territorio nazionale.
A fine febbraio confidiamo 3ª dose per tutti
“Confidiamo che in un arco temporale breve si possa completare anche la somministrazione della terza dose, con 500mila iniezioni al giorno a fine febbraio, primi di marzo, potremmo aver completato la somministrazione della terza dose per tutti”. Lo ha detto a Rai Radio1, ospite del programma ‘In Vivavoce’, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
“Confidiamo che con quanto introdotto ieri si sia in grado di gestire anche scenari futuri, è chiaro che è ragionevole pensare che a breve Omicron diventerà prevalente anche qui, ma con chi ha la terza dose – ha concluso – i vaccini tengono”.
Circolare dose booster a 4 mesi, per ‘fronteggiare Omicron’
Nel frattempo è arrivato il via libera ufficiale della riduzione da 5 a 4 mesi della dose booster per fronteggiare il dilagare dei contagi a causati dalla variante Omicron. Il ministero della Salute ha, infatti, emesso la circolare a firma di Gianni Rezza, con una nota allegata sottoscritta anche da Franco Locatelli, Silvio Brusaferro e Nicola Magrini, con la quale di dà l’avvio alle terza dose a 4 mesi le cui modalità di ‘start’ saranno decise dal Commissario Figliuolo.
“Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di COVID-19 sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione – si legge nella circolare – si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’ infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)”.
Si conferma, inoltre, si legge ancora nella nota della Circolare “l’assoluta priorità di mettere in massima protezione con tempestività sia tutti coloro che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale primario, sia i soggetti ancora in attesa della dose addizionale (trapiantati e immunocompromessi), sia i soggetti più vulnerabili a forme gravi di COVID-19 per età o elevata fragilità, nonché tutti coloro per i quali è prevista l’obbligatorietà della vaccinazione che non hanno ancora ricevuto la dose booster nei tempi previsti”.
Commenta con Facebook