Indagini e servizi di ingegneria utili alla stesura di un progetto esecutivo li ha finanziati la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per mettere in sicurezza il versante a valle della via Sant’Agostino a Tusa, nel Messinese.
Si tratta di un primo ma importante passo, questo degli Uffici diretti da Maurizio Croce, per scongiurare un grave pericolo che incombe sul centro del paese, nella zona delimitata da via Simone Livolsi, a salvaguardia dell’incolumità dei residenti.
Sono state infatti riscontrate fratture profonde nel costone roccioso, con segni evidenti di spostamento dei massi che potrebbero danneggiare le abitazioni sottostanti e le vie adiacenti. Una situazione resa ancora più problematica dalla forte esposizione dell’area agli agenti esogeni e che, di fatto, ne ha aumentato l’instabilità generale. Le opere che in via preliminare si ritengono più idonee sono la collocazione di pannelli di rete in fune metallica e la realizzazione di un muro di contenimento, oltre a interventi per la regimentazione delle acque superficiali.
La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha finanziato nei mesi scorsi anche la progettazione esecutiva, con un importo di centoquarantamila euro, per un’opera di grande importanza non solo sotto il profilo della sicurezza, ma anche per il turismo di tutta l’area. Ci troviamo nella frazione di Castel di Tusa, a pochi metri dalla splendida spiaggia delle Lampare, stabilmente premiata con il riconoscimento Bandiera Blu e tappa obbligata per i turisti che amano il mare e che presto potranno fruire anche di quel tratto di litorale situato proprio sotto il castello, oggi interdetto per effetto di una disposizione della Capitaneria di porto di Milazzo.
La zona ha una classificazione di rischio e di pericolosità molto alta, P4 ed R4, e risalgono al 2009 i primi episodi di crollo di grossi blocchi, con danni per gli edifici vicini e di rischio generale per l’incolumità dei residenti.
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