Un intervento che a Tusa, nel Messinese, si attende da circa dieci anni e che ora grazie all’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, prende finalmente corpo. E’ quello che riguarda i lavori di consolidamento del costone roccioso del Castello San Giorgio, nei suoi due versanti, est e ovest.
La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha infatti finanziato la progettazione esecutiva, con un importo di centoquarantamila euro, per un’opera di grande importanza non solo sotto il profilo della sicurezza, ma anche per il turismo di tutta l’area.
Ci troviamo nella frazione di Castel di Tusa, a pochi metri dalla splendida spiaggia delle Lampare, stabilmente premiata con il riconoscimento Bandiera Blu e tappa obbligata per i turisti che amano il mare e che presto potranno fruire anche di quel tratto di litorale situato proprio sotto il castello, oggi interdetto per effetto di una disposizione della Capitaneria di porto di Milazzo.
La zona ha una classificazione di rischio e di pericolosità molto alta, P4 ed R4, e risalgono al 2009 i primi episodi di crollo di grossi blocchi, con danni per gli edifici vicini e di rischio generale per l’incolumità dei residenti.
Tra le cause dell’instabilità di questo versante, l’esposizione della parete rocciosa agli agenti esogeni. Le soluzioni tecniche individuate prevedono la costruzione di un cordolo in cemento armato su micropali per il fissaggio della rete in acciaio, la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e di ricucitura e protezione dei costoni, la posa in opera di pannelli di rete metallica a maglia quadrata-diagonale. Per le misure di ripristino e di salvaguardia ambientale verrà utilizzata la pietra naturale del luogo.
Un altro intervento verrà eseguito a Mirto, sempre nel Messinese. Si tratta del consolidamento della strada provinciale 157 che all’altezza dell’ingresso del paese è interessata da un movimento franoso. La progettazione esecutiva dell’intervento è stata affidata al Raggruppamento temporaneo di professionisti, con a capo la Pro-Geo di Palermo, che dovrà realizzare anche le indagini geologiche e geotecniche.
L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico si accinge dunque a ristabilire le necessarie condizioni di sicurezza invocate da oltre un decennio da amministratori e cittadini. A causa di un processo erosivo che nasce nel sottosuolo, diverse strutture pubbliche e private presentano infatti profonde lesioni e la loro stabilità è sempre più a rischio. Tra queste, anche la Caserma dei carabinieri e un parco sub-urbano che ospita alcune strutture sportive.
Per i lavori, che dovranno innanzitutto essere finalizzati all’alleggerimento idraulico del versante e alla sua ricalibratura, sono stati stanziati oltre due milioni e 630mila euro.
Saranno necessarie opere di regimentazione delle acque, sia in riferimento all’impluvio esistente che ai fenomeni di ruscellamento, di percolazione e di soliflusso. Dovranno essere, inoltre, realizzate strutture di contenimento a fondazioni profonde.
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