Ammonta a due milioni e 153 mila euro l’importo a ribasso d’asta della gara appena pubblicata dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, per affidare i lavori di consolidamento del costone roccioso a valle delle vie Impero e Tasso a Caronia, nel Messinese.

Presentazione delle offerte entro il 30 gennaio

Gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, hanno fissato al prossimo 30 gennaio la scadenza per la presentazione delle offerte.

Schifani: “Tuteliamo l’incolumità dei cittadini”

“Prosegue il nostro impegno – sottolinea il governatore siciliano – per rendere sicuri i centri abitati e tutelare l’incolumità dei cittadini. Un aspetto, questo, che non può conoscere cali di tensione né alcun risparmio di energie e risorse”.

Case minacciate dal pericolo di possibili frane

La zona dove verrà effettuato l’intervento è conosciuta come “sotto Porta Torre” e dista pochi metri dal palazzo municipale. Le due strade che si trovano a monte del pendio da mettere in sicurezza consentono di raggiungere il nucleo di case che si trova più in basso e che è minacciato dal pericolo di possibili frane. Ancora più giù scorre il torrente Caronia, a conferma della morfologia a rischio che caratterizza l’intera area.

Gli interventi previsti

Così come previsto dal progetto, i lavori consistono anzitutto nella realizzazione di un muro di sostegno e di alcune paratie su micropali. Per scongiurare i dannosi effetti della dispersione delle acque piovane, si ricorrerà a un sistema di intercettazione e regimentazione. Lungo un tratto dell’impluvio esistente saranno invece collocati dei gabbioni che serviranno a convogliare le acque provenienti dalle cunette delle strutture di consolidamento.

Paura frane in Sicilia

La Sicilia è un territorio ad altissimo rischio di frane e per questo diventano assolutamente prioritari gli aiuti attraverso fondi statali ed europei per riuscire a contenere le emergenze. Ad eccezione dell’ultimo biennio nell’Isola si è tenuto un apparente andamento lento nell’espletamento degli iter progettuali. E c’è chi nette in dubbio che si riescano a spendere tutti i fondi messi a disposizione dall’Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione che rappresenta, congiuntamente ai fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali.

“Non perderemo neanche un euro”

In una intervista di qualche giorno fa al Giornale di Sicilia Maurizio Croce smentisce l’ipotesi della possibile perdita di fondi: “Posso assicurare – ha detto al Giornale di Sicilia – che tutti i 500 milioni del Fsc sono stati impegnati, non perderemo un euro. Significa che siamo riusciti negli ultimi due anni a fare le gare e stiamo aprendo i cantieri. Scontiamo un problema con i Comuni che in molti casi non hanno personale per fornirci progetti aggiornati”.

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