Una tragedia che poteva essere evitata? E’ su questo interrogativo che in queste ore si stanno sviluppando le indagini della Procura di Reggio Calabria che ha disposto l’autopsia sul corpo di Haitem Jabeur Fathallah, di 32 anni. Il cestista é morto nell’ospedale di Reggio Calabria domenica scorsa dove era stato portato per un malore che lo aveva colpito nel corso di un incontro tra la sua squadra, la Fortitudo Messina, e la Dierre Reggio, valido per il campionato di Serie C Gold. L’esame autoptico si terrà domani secondo quanto ha stabilito il magistrato calabrese che sta seguendo il caso. Si vuole tentare di capire cosa abbia provocato la morte dell’atleta con certezza, anche per stabilire se è stato fatto tutto secondo i protocolli. In pratica si vuole tentare di capire se la tragedia poteva essere evitata. Dall’esame autoptico potrebbe venir fuori una serie di ulteriori spunti investigativi: Fathallah era tenuto con il massimo rigore sotto controllo dal punto di vista fisico? Poteva fare quegli sforzi da atleta per le sue condizioni? I soccorsi sono scattati in tempo? Si è fatto il possibile durante le manovre fatte all’interno dell’impianto sportivo e durante il tragitto in ambulanza per trasportarlo in ospedale?
Il cordoglio
Tra i tanti messaggi di cordoglio per questa morte quello del sindaco di Alcamo Domenico Surdi. L’atleta nel corso della sua carriera aveva anche vestito la maglia della Libertas Alcamo: “Una morte improvvisa che addolora il mondo del basket siciliano, Haitem Fathallah aveva giocato anche ad Alcamo con la Libertas – dichiara il primo cittadino -. Il mio cordoglio alla famiglia per la prematura scomparsa di un giocatore corretto e professionista”.
Situazione subito disperata
Fathallah, mentre era impegnato in una fase di gioco, si é accasciato ed ha perso i sensi. La partita è stata subito sospesa per soccorrere il cestista. Il giocatore é stato portato in ospedale con un’ambulanza, ma é morto poco dopo il ricovero. Dopo che Fathallah si é accasciato, sono anche intervenuti alcuni medici che assistevano alla gara dagli spalti e che hanno tentato inutilmente di rianimare il giocatore. I sanitari, dopo essersi resi conto della gravità della situazione, hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza attrezzata per la rianimazione.
Le possibili cause
Secondo i primi riscontri il 32enne avrebbe avuto inizialmente dei problemi di mobilità. In pratica non sarebbe stato in grado di muovere le gambe correttamente. A questo primo sintomo, però, si è aggiunto quello della perdita di conoscenza. Pare che il giocatore abbia avuto un arresto cardiaco collegato a una possibile crisi ipoglicemica che lo ha fatto entrare in coma.
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