I Carabinieri del Nas ha denunciato il titolare di un villaggio turistico  di Letojanni (Me) e il gestore del ristorante interno alla struttura per aver detenuto prodotti alimentari all’interno di un vano tecnico destinato agli impianti natatori adibito abusivamente a deposito alimenti, risultato peraltro interessato da gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. Sono stati sottoposti a sequestro 76 chili di prodotti ittici, carnei e dolciari, detenuti in cattivo stato di conservazione e in parte oggetto di arbitraria congelazione con procedure non idonee.

Il controllo in un villaggio di Oliveri

I militari del Nas, in un altro villaggio turistico di Oliveri (ME), ha trovato, all’interno delle celle frigorifere della cucina, scarti di lavorazione e rifiuti indifferenziati posti a diretto contatto con gli alimenti destinati alla somministrazione dei clienti della struttura ricettiva. Sono stati sequestrati prodotti a base di carne, lattiero-caseari e articoli ma anche bibite e bevande alcoliche detenuti in condizioni non compatibili con il consumo umano.

Blitz in tutta Italia

I Carabinieri del Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso villaggi turistici, campeggi, agriturismi e similari strutture tradizionalmente vocate alla ricettività vacanziera.

Nell’occasione sono stati oggetto di verifica anche i relativi esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nonché i servizi forniti a favore degli utenti, come le camere, le piscine e le aree ricreative. Le attività di controllo hanno interessato 724 strutture e aziende, accertando violazioni presso 202 di esse, pari al 28% degli obiettivi ispezionati, dei quali 17 oggetto di provvedimenti di sequestro o di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità e d’incompatibilità con la prosecuzione del servizio. Le 301 violazioni penali e amministrative contestate, per un ammontare di 150 mila euro, hanno riguardato numerose inosservanze emerse nel corso delle verifiche del Nas.

Controlli anti Covid

In particolare, è stata rilevata la mancata attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, che prevede l’uso di dispositivi di protezione individuale e di mascherine facciali, la presenza di dispenser per la disinfezione delle mani e delle informazioni per la clientela, la predisposizione di procedure di disinfezione, di mantenimento del distanziamento e la formazione degli operatori.  Nel corso dei controlli è stato valutato anche il rispetto della recente normativa che disciplina gli accessi alle aree interne dei servizi di ristorazione, aree benessere, centri ricreativi prevedendo l’obbligo della presentazione della certificazione verde COVID-19: nei villaggi turistici, campeggi e agriturismo oggetto di verifica da parte del Nas è stata accertata la regolarità degli avventori presenti, risultati tutti muniti di “green pass”.

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