Per anni avrebbero sversato nelle acque del torrente Tusa il percolato dei rifiuti. E’ uno sospetti avanzati dai carabinieri che stamani hanno effettuato dei controlli nell’azienda che dal 2014 si occupa del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani per conto del Comune di Tusa, nel Messinese.

Nel corso delle verifiche alla Barbera Servizi e Logistica s.r.l.s. i militari hanno scoperto anche una discarica di rifiuti ingombranti e anche pericolosi che non sarebbe stata autorizzata, ma l’elemento che preoccupa maggiormente gli investigatori è una vasca interrata, che sarebbe abusiva, contenente il percolato prodotto dai rifiuti urbani che, attraverso una tubatura sotterranea, sversava, da circa tre anni e mezzo, i liquidi direttamente nel torrente e quindi in mare.

Va specificato la zona in questione due anni fa ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu (assegnato annualmente che premia l’eccellente qualità delle acque del mare, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la depurazione delle acque reflue ed i servizi in spiaggia) per la spiaggia “Lampare” nel 2015, nonché per la stesso sito e per quello della “Marina” nel 2016.

I carabinieri, durante i controlli nella ditta, hanno rilevato la presenza di alcuni fabbricati e manufatti per i quali non sarebbe stata richiesta l’autorizzazione per la costruzione né al Comune né alla sovrintendenza dei beni culturali, trattandosi di zona soggetta a vincolo paesaggistico. Buona parte dell’area è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti.

Inoltra sono ora al vaglio dei magistrati le modalità di affidamento del servizio da parte del comune di Tusa che dai primi accertamenti risulterebbe affidato con molteplici ordinanze contingibili ed urgenti alla ditta.