Due ore di panico per un incendio che nella serata di ieri si è sviluppato in una falegnameria a Leni, piccolo Comune di Salina nelle Eolie. Le fiamme si sono propagate anche nella tettoia di una abitazione limitrofa e la proprietaria dell’abitazione (una signora di 65 anni), che non si era accorta di nulla, ha accusato un malore ed è stata salvata da alcuni vicini che l’hanno prelevata ed allontanata dalla casa dove si era staccato anche l’impianto elettrico.
Scattato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri, Elio Benenati, capo delle guardie ecologiche, la protezione civile, due autobotti d’acqua (una anche da Malfa), il personale del 118 che ha subito preso in cura la donna all’interno dell’ambulanza. I danni sono ingenti.

L’incendio di Leni per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, contrariamente a quanto accaduto due giorni fa a Palermo, nel quartiere Capo, dove un uomo è morto tra le fiamme che lo avrebbero sorpreso nel sonno.
La tragedia si è verificata in un locale che si trova al piano terra di un palazzo in cortile Scalilla, vicino via Sant’Agostino. La vittima è un uomo di 74 anni, originario della Tunisia ma residente a Palermo da decenni, che viveva in un magazzino trasformato in abitazione.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 4.58 dai vicini, svegliati da alcuni rumori sospetti e dalla puzza di bruciato. Sul posto sono intervenute due squadre del 115 e le pattuglie di polizia. Per l’uomo però non c’era più nulla da fare. Una volta domato il rogo, i vigili del fuoco hanno eseguito un sopralluogo per chiarire cosa abbia scatenato l’incendio.
Stando alle prime informazioni l’incendio sarebbe divampato per cause accidentali. L’ipotesi più accreditata è quella del malfunzionamento di una stufa dalla quale sarebbero partite le fiamme che hanno rischiato di travolgere anche un’abitazione al piano superiore. I familiari della vittima sono stati avvisati e si sono messi in viaggio per la Sicilia per effettuare il riconoscimento del cadavere. Indagini in corso.