In attesa della decisione del Gip sulla richiesta di revoca dei domiciliari, i difensori di Carmelo Satta, gli avvocati Giovanni Mannuccia ed Emiliano Covino, rendono noto che, “durante il lungo e proficuo interrogatorio di garanzia svoltosi sabato mattina, il loro assistito ha avuto modo di spiegare l’insussistenza delle accuse mosse dalla Procura di Messina per una presunta evasione fiscale, che peraltro sarebbe stata perpetrata da una società di CAF e avrebbe portato un vantaggio fiscale solo a favore della FENAPI, sua associazione promotrice”.
“Nella ricostruzione degli inquirenti si conferma quindi che nessuna somma è stata distratta per interessi personali, ma che trattasi di una contestazione interpretativa di vicende palesi, note da anni all’amministrazione finanziaria, vicenda che verrà sicuramente chiarita quanto prima”.
“Per garantire maggior serenità di giudizio agli stessi organi inquirenti, – proseguono i legali – Satta ha comunque rassegnato le proprie dimissioni dalle cariche direttive che ricopriva, al fine di tenere indenni il CAF e l’associazione FENAPI dalle ingiuste ripercussioni negative ricollegabili a questa vicenda”.
“Siamo fiduciosi – concludono – che la magistratura potrà valutare serenamente e con celerità l’inesistenza di qualsiasi ipotesi delittuosa”.
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