• Morto l’infermiere Antonino Mondo al Papardo di Messina.
  • Aveva ricevuto da poco la seconda dose del vaccino.
  • Venti giorni fa era morto pure il collega Giacomo Venuto.
  • Forse vaccini dello stesso lotto Pfizer. Aperta inchiesta.

Nuova morte sospetta a Messina, a distanza di 20 giorni dal collega Giacomo Venuto. È morto ieri un secondo infermiere all’ospedale Papardo di Messina che si era sottoposto al vaccino anti-Covid. Si tratta del 49enne Antonino Mondo, infermiere in servizio nel Reparto di Terapia Intensiva, deceduto ieri alle 2,45 al Papardo. Aveva ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer, e pare che appartenesse allo stesso lotto del collega morto venti giorni prima. Dolore e shock tra i colleghi e i parenti della vittima, che pare non soffrisse di patologie pregresse.

Aperta inchiesta

La vicenda è ancora tutta da chiarire, ma dalle prime informazioni sembrerebbe che l’operatore sanitario – noto in città per essere anche un atleta di Judo – sia morto dopo i malesseri sopravvenuto dopo la seconda dose Pfizer. Lascia la moglie e due figli maschi,

Due colleghi morti a soli 20 giorni di distanza l’uno dall’altro, dopo la somministrazione presunta dello stesso lotto. Ora occorre fare chiarezza. Aperto un’inchiesta. Sono in corso le indagini per capire se ci sia una correlazione tra la il decesso dell’uomo e la somministrazione del vaccino. E se soprattutto ci sia un collegamento con la morte del collega, Giacomo Venuto, avvenuta lo scorso 6 agosto.

I dolori e il ricovero

Mondo avrebbe lamentato dopo la seconda dose forti dolori alle gambe e poi un malessere generale a tutto il corpo. Le sue condizioni si sono aggravate al punto da renderne necessario il trasferimento d’urgenza nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale “Papardo”. Qui complicanze respiratorie hanno aggravato il quadro clinico.

La morte

Un mese di sofferenza, fino al corposo versamento pleurico che non gli ha lasciato scampo. Ieri notte infatti l’ennesima crisi respiratoria che l’infermiere, già fortemente debilitato per un mese di terapie massicce, non ha superato. Sgomenta la comunità del Messinese, in cui era molto conosciuto.

 

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