Sono state trasmesse nell’edizione delle 13,30 del Tg1 le immagini degli ultimi istanti di vita di Sara Campanella, la studentessa universitaria per il cui omicidio è accusato un collega di facoltà, Stefano Argentino, 27 anni, di Noto, che ha confessato il delitto nell’interrogatorio davanti al gip di Messina.

L’inseguimento e poi l’omicidio

In quei frammenti di pochi secondi, si scorgono i due ragazzi camminare insieme poi il presunto assassino l’avrebbe afferrata: “Basta lasciami” avrebbe urlato Sara, come riferito da alcuni testimoni, poi le coltellate di cui una al collo che non ha dato scampo alla vittima.

Lo strazio della madre

“Sara non parla più, non ride più, è fredda… non c’è più colore, non c’è più il nostro sole, non c’è più la brezza del mare che tu amavi tanto, non c’è più aria. C’è solo buio e abisso” ha scritto sui social Cetty Zaccaria, la mamma della 22enne che ha aggiunto: “Voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva – aggiunge – per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te, amore della mia vita… Bisogna SEMPRE parlare per denunciare! Aiutatemi a dare voce a Sara”. Ricorda la sua gioia di vivere, il concerto vissuto insieme: “Tu che amavi tanto i Coldplay… lo abbiamo fatto, ci siamo andati! E tu eri felice… ‘Abbiamo attraversato momenti difficili. Abbiamo attraversato il sole, la neve. Tutti i colori del tempo. Abbiamo attraversato momenti meravigliosi. Ogni angolo del cielo. E stiamo ancora resistendo insieme… Hai tutto il mio amore. Anche se piove, rimane. Hai tutto il mio amore”.

L’arcivescovo di Palermo

Sulla vicenda è intervenuto L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. “Ancora una volta, in questo mondo sempre più segnato dalla violenza e lacerato da conflitti, assistiamo alla barbarie di corpi abusati, mutilati, eliminati, ricacciati e rinchiusi in luoghi di tortura. Nel corpo trafitto di Sara piangiamo il destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza, la morte. Non ci sono parole per consolare lo strazio dei suoi cari genitori. Siamo in silenzio con loro, non possiamo che donare loro le nostre lacrime. L’intera famiglia umana oggi piange Sara”.