“Da quello che abbiamo appreso finora non si è trattato di un evento avvenuto al culmine di una lite. Il ricercato era una persona estranea alla casa, e noto per problemi psichici”.
Lo dice Giorgio Serraino, fratello minore del regista messinese Gianfranco, 55 anni, ucciso con una coltellata nella sua casa di Los Angeles.
“Mio fratello si trovava a casa assieme a un amico quando ha ricevuto la notizia di un finanziamento grazie al quale avrebbe potuto produrre il suo prossimo lavoro” spiega ancora il fratello del regista.
“Doveva essere un giorno lieto, invece l’amico che era con lui si è allontanato per andare al supermercato e acquistare cibo e bevande per festeggiare la notizia, ma al suo rientro ha trovato Gianfranco senza vita. Non era in corso nessuna festa come è stato erroneamente riportato” aggiunge.
Un solo colpo al petto ma fatale per Serraino: “L’esito tragico – dice ancora il fratello – sembra dunque essere avvenuto in circostanze completamente accidentali. Restiamo in attesa di maggiori informazioni da parte della Farnesina, soprattutto attendiamo di sapere se le autorità americane saranno in grado di rintracciare l’assassino”.
Il regista, partito dalla Sicilia all’età di 18 anni, lascia a Messina un fratello e due sorelle. Gianfranco Serraino fu assistente alla regia nella Piovra 6.
A dare la tragica notizia sui social è stata la moglie Lys Sparrow in un post su Facebook. A Los Angeles, Gianfranco aveva incontrato l’amore della sua vita, le nozze nel 2014. Anche se la coppia viveva a Los Angeles, spesso i coniugi Serraino viaggiavano in Europa.
“Gianfranco amava la moda – scrive la moglie – il buon cibo, i vini pregiati e la vodka! Amava discutere di culture e storia, ma soprattutto amava guardare e parlare di film! È stato un grande fotografo e regista che ha iniziato la sua carriera in Italia, e ha lavorato anche per sette anni a Parigi, prima di partire per Hollywood. La sua passione era per gli animali, e dare voce alle ingiustizie che subivano”.
La polizia americana è a caccia dell’assassino.
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