È un fiume in piena Cateno De Luca. Dopo la protesta sui fondi da destinare ai siciliani previsti dalla Finanziaria regionale, il sindaco di Messina critica anche l’ordinanza regionale chiusura festivi generi alimentari. Con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, De Luca ha messo nero su bianco tutte le sue preoccupazioni circa l’ordinanza del 18 aprile, in cui si inseriscono nuove restrizioni.

Nella missiva De Luca chiede dunque la modifica dell’articolo 7 dell’Ordinanza, introducendo per gli esercizi di vendita dei prodotti alimentari la facoltà di restare aperti nelle giornate della domenica e nei festivi, confermando al contempo il servizio di consegna a domicilio dei prodotti alimentari.

“Non posso che manifestare la mia sorpresa a riguardo – afferma Cateno De Luca -. Non comprendo le motivazioni che abbiano indotto il Presidente Musumeci a dire una cosa in video e farne un’altra negli atti. Le disposizioni introdotte con la sua ultima ordinanza in merito alla disposta chiusura di tutte le attività commerciali nei giorni di domenica e nei giorni festivi del 25 aprile e del 1 maggio parla chiaro: è rivolta a tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie e le edicole, ammettendo la possibilità del servizio a domicilio per i prodotti alimentari e per il combustibile ad uso domestico o di riscaldamento”.

De Luca fa notare che il 25 aprile quest’anno cade di sabato e che, in tal modo, la chiusura si protrarrà per due giorni consecutivi, replicando la stessa situazione che si è verificata nelle festività pasquali, generando nei due giorni precedenti alla chiusura fenomeni di assembramento davanti ai supermercati e lunghe code di clienti in attesa di entrare.

“La soluzione adottata in quell’occasione dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile, consistente nell’accordare la facoltà ai supermercati di stare aperti fino alle ore 23,00 della giornata del sabato – continua il sindaco peloritano – a mio avviso è stata peggiore del male che si voleva evitare, perché comunicata la notte del venerdì santo, rendendo impossibile l’organizzazione di un terzo turno di personale. E in ogni caso, mi permetto di osservare che simili disposizioni, peraltro comunicate con una circolare della Protezione Civile diffusa nella tarda serata del giorno prima, dimostrano una sostanziale incapacità amministrativa le cui conseguenze si riverberano sempre sulle istituzioni locali e sui cittadini”.

Secondo De Luca la possibilità di realizzare consegne a domicilio non non consentirà agli utenti di soddisfare la loro richiesta, ma “esporrà comunque i lavoratori all’espletamento dei turni di lavoro e dunque non raggiungerà neppure l’effetto di evitare gli spostamenti nel territorio comunale”.