Lo Stromboli torna a dare spettacolo con una nuova colata lavica dal cratere di nord-est. Al momento le escursioni restano consentite fino a una certa quota e con l’aiuto delle guide. Intanto l’attività dello Stromboli viene monitorata in continuo dagli esperti vulcanologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

La nuova colata dello Stromboli

Nuova colata lavica sullo Stromboli dal cratere di nord-est. Il trabocco, che raggiunge la linea di costa attraverso la Sciara del fuoco, è stato preceduto da un aumento sia dell’attività di spattering che del tremore sismico. Lo rende noto il laboratorio di Geofisica sperimentale dell’università di Firenze, uno dei centri di competenza che monitorano il vulcano eoliano. Le escursioni sul cratere sono consentite solo sino a quota 290 metri e con l’ausilio delle guide.

Il crollo e il maremoto la settimana scorsa a Stromboli

La scorsa settimana si era verificata una eruzione più importante sullo Stromboli. Un maremoto si è verificato domenica pomeriggio al largo dell’isola di Stromboli provocando un’onda di tsunami alta circa un metro e mezzo. Il maremoto sarebbe stato provocato da un distacco sulla Sciara del Fuoco. Sull’isola sono risuonati gli allarmi ma, secondo i primi accertamenti della Protezione Civile, non si registrano danni.

La Protezione Civile spiegava che “intorno alle 16.20 si è registrato un distacco dalla Sciara del fuoco del vulcano Stromboli che ha generato un’onda di maremoto di 1,5 metri. Sull’isola – continua il Dipartimento – sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione. Dalle verifiche effettuate, non sono stati segnalati danni a persone o cose. Il Dipartimento continuerà a eseguire l’evoluzione dell’evento in costante contatto con le autorità locali e Ingv”. Intanto l’evoluzione della colata lavica attiva sullo Stromboli viene monitorata in continuo dagli esperti e vulcanologi con una fitta rete di monitoraggio installata lungo le pendici del vulcano dell’isola eoliana.

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