“Al momento tendiamo ad escludere quasi definitivamente l’ipotesi che il bimbo possa essere morto nell’incidente perché da indiscrezioni non ci sarebbero microfratture nel cranio del bimbo dopo i primi rilievi”.
A dirlo è l’avvocato Claudio Mondello legale di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana Parisi entrambi trovati poi morti nelle campagne di Caronia.
“Questi elementi – prosegue Mondello insieme al fatto che non sono state trovate impronte di Gioele nel parabrezza e tracce di sangue con il Luminol ci fanno propendere per la tesi che il bimbo non sia morto durante l’incidente. Naturalmente si devono aspettare ulteriori esami sul cranio e accertamenti che verranno fatti anche dai nostri periti anche per ricostruire la dinamica dell’incidente”.
“Non escludiamo tra l’altro di chiedere alla Procura – aggiunge il legale – di fornirci i dati dei testimoni che hanno visto Viviana e Gioele vivi per raccogliere anche noi la loro testimonianza e fare definitivamente chiarezza su questa ipotesi”.
Nei giorni scorsi l’altro legale Pietro Venuti parlando delle recenti perizie aveva detto: “Dagli esami svolti oggi sulla macchina di Viviana Parisi, sul furgone degli operai dell’autostrada, e nella galleria Pizzo Turda a Caronia non possiamo ancora escludere che il piccolo Gioele sia morto per un colpo avvenuto durante l’incidente che gli avrebbe potuto causare una emorragia celebrale e lo avrebbe fatto morire dopo nelle campagne di Caronia”. “È emerso – ha aggiunto – anche che la galleria non era completamente illuminata, un aspetto increscioso. Aspettiamo ulteriori esami sul GPS del furgone degli operai per capire a che velocità andavano loro e l’auto di Viviana e se siano stati loro ad essere andati a sbattere contro l’auto della cambiando corsia. Tutti questi ulteriori esami potranno farci arrivare alla verità sull’incidente, comunque da quello che è emerso ritengo che gli operai non possano essere considerati testimoni attendibili sulla dinamica”.
“Voglio chiarire il fatto che noi escludiamo l’ipotesi che Viviana si sia suicidata anche per elementi che ci vengono dagli ultimi controlli, cioè che non ci sono tracce di sangue su pilone, né tracce di Viviana” ha aggiunto. “Dagli elementi in nostro possesso, dunque – prosegue Mondello – non si può in nessun modo avvalorare l’ipotesi che si sia gettata o sia scivolata salendo sul pilone”.
“Oggi sono stati sequestrati altri computer nella casa di Daniele Mondello unicamente con l’obiettivo di verificare se Viviana avesse cercato su internet la Piramide della fiumara d’arte e in che modo abbia ottenuto altre informazioni sullo stesso luogo”. “Noi abbiamo – prosegue Mondello – conferma da parte degli zii di Gioele della volontà di Viviana di recarsi alla Piramide, ed è un’ipotesi probabile si volesse recare lì quando il 3 Agosto ha avuto l’incidente in autostrada . La Procura sta cercando di capire acquisendo questi altri elementi nei computer, oltre a quelli del tablet e del cellulare, se questa ipotesi possa avere riscontro”.
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