Ben 14 Dacur (divieto di accesso alle aree urbane) firmati negli ultimi giorni dal Questore di Messina. In particolare, due provvedimenti, della durata rispettivamente di uno e due anni, sono stati adottati nei confronti di due ventenni messinesi che si sono resi responsabili di una violenta aggressione ai danni di un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, davanti all’ingresso di un locale.

L’aggressione al poliziotto

I due hanno aggredito il poliziotto nel tentativo di calmarli. L’agente di polizia, a seguito dell’aggressione subita, ha riportato diverse ferite. Così, uno dei protagonisti non potrà accedere per la durata di un anno a due locali pubblici in via Consolare Pompea, né potrà stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi. L’altro responsabile, invece, non potrà accedere per due anni a tutti i locali pubblici presenti nel territorio della provincia di Messina, né potrà stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Risse nei locali messinesi

Atri 7 Dacur sono stati, invece, emessi nei confronti di 4 persone residenti a Mistretta e 3 residenti a Tusa, in quanto resisi autori di una rissa consumata all’interno di un esercizio pubblico del comune di Tusa la notte del 10 luglio scorso. Tutti i responsabili, per un anno, non potranno accedere al predetto locale, né stazionare nelle immediate vicinanze dello stesso.

Disordini alle Isole Eolie

Infine, sono stati adottati 5 atti di divieto nei confronti di tre persone residenti nella provincia di Catania, uno nella provincia di Roma e uno nella provincia di Milano, responsabili di episodi di violenza urbana presso le isole Eolie. In particolare, i primi tre sono stati ritenuti autori di una rissa all’interno di un locale pubblico di Vulcano; gli altri due di un’altra rissa avvenuta lo scorso 6 agosto in un locale dell’isola di Panarea.

Cosa dice il Questore

“Il Dacur costituisce il primo indispensabile strumento di risposta a siffatte condotte che minacciano la sicurezza urbana. Quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza ho ricorso e ricorrerò ancora a questo tipo di provvedimento per garantire che ciascun cittadino possa serenamente vivere la propria città. Colgo l’occasione per ringraziare il Prefetto Di Stani, con il quale vi è una comune visione sulle strategie da adottare per rendere la provincia più sicura, nonché tutte le forze di polizia che contribuiscono ogni giorno al perseguimento di questo risultato”.