Un’altra possibilità per eseguire rottamazione e saldo e stralcio. Una nuova chance per i contribuenti visto che si riaprono i termini per pagare le rate scadute per tutto il 2022. Lo prevede un emendamento al decreto Sostegni ter.
Secondo il provvedimento, le rate potranno essere versate entro il 30 aprile di quest’anno se in scadenza nel 2020; entro il 31 luglio se in scadenza nel 2021; entro il 30 novembre se in scadenza nello stesso 2022.

Una boccata di ossigeno

Il governo concede così quella che è una boccata d’ossigeno per chi non è riuscito a pagare quanto pattuito con il fisco. Anche le casse dello Stato ne risentiranno in modo favorevole. A metà dicembre dello scorso anno, cioè alla precedente scadenza dei pagamenti, il 43% dei contribuenti che aveva aderito alle definizioni non era riuscito a saldare le rate creando un buco per l’erario da 2,4 miliardi di euro. Ora però con la riapertura dei termini c’è una nuova opportunità per mettersi in regola con i debiti nei confronti dell’erario.

Gli altri provvedimenti

Il decreto Sostegni ter però contempla altri provvedimenti. I bus turistici diventano destinatari di 5 milioni di euro, mentre il settore dei matrimoni entrerà nei codici Ateco definiti dall’Istat. Sulle bollette arriva un ordine del giorno in vista dei prossimi interventi annunciati dal governo, ma arriva anche un fondo da 500.000 euro per contenere i rialzi che gravano sui malati gravi che utilizzano apparecchiature ad alto consumo per la loro stessa sopravvivenza.

No al superbonus

Sul fronte Superbonus, dopo l’assorbimento nel Sostegni del dl correttivo sulle frodi edilizie, sono state bocciate tutte le proposte per un allungamento dei tempi per la realizzazione del 30% dei lavori. L’unica novità per recuperare un po’ di tempo è una mini proroga della scadenza per la comunicazione di cessione del credito o sconto in fattura. Dal 7 aprile si passa al 29 dello stesso mese.

Altre norma di impatto a livello locale

Diverse le norme con impatto a livello locale: 25 milioni in 4 anni vengono stanziati per il centenario dell’Autodromo di Monza, l’Imu sugli immobili resi inagibili dal terremoto che ha colpito Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna nel 2012 resterà sospesa fino a fine 2022, mentre 150 milioni del Fondo sviluppo e coesione saranno destinati ai Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto nel 2026.