L’Rc Auto in calo ma dal mondo delle organizzazioni dei consumatori si frena. Se da una parte l’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, nota questa diminuzione delle tariffe dall’altra l’Unc, l’Unione nazionale dei consumatori, considera lento e altalenante l’andamento e comunque non compatibile con il drastico calo anche degli incidenti.

I dati dell’Ivass

Nel quarto trimestre del 2021 il prezzo medio effettivo per la garanzia Rc auto si è attestato a 360 euro, in diminuzione del 5% su base annua. Lo rende noto l’Ivass nell’ultimo bollettino statistico, aggiungendo che il 50% degli assicurati paga meno di 323 euro. Rispetto al quarto trimestre 2014, il prezzo medio dell’Rc auto, evidenzia l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, si è ridotto di poco più del 24 per cento. Il tasso di penetrazione della scatola nera è pari al 21,5 per cento, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente e risulta eterogeneo tra le province: dal 65,5 per cento della provincia di Caserta al 4,4 per cento della provincia di Bolzano.

Gli sconti al premio

La quasi totalità (92,1%) delle polizze stipulate beneficia di uno sconto rispetto al premio di tariffa, in media pari a 160 euro; ai contratti con scatola nera, spiega l’Ivass, è associata una percentuale media di sconto su tariffa superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alle polizze prive di black box (43,4 contro 33,3 per cento). Gli sconti sono differenziati tra le province: la percentuale media di sconto su tariffa è massima a Napoli (45,7 per cento) e minima a Bolzano (25,5 per cento). Secondo il bollettino Ivass, nel quarto trimestre 2021 il prezzo medio effettivo pagato per l’Rc auto è diminuito del 5% su base annua, arrivando a 360,1 euro.

Le perplessità dell’Unc

“Riduzione insufficiente – è il commento Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Il calo è solo un effetto ottico.  Infatti, anche se il prezzo migliora sia su base annua, era 379 euro nel 4° trimestre 2020, che sul trimestre precedente, quando era 367,3, in realtà non fa altro che ritornare ai livelli già raggiunti nel 2° trimestre 2021, quando era 360,4 euro. Insomma, dopo il peggioramento del terzo trimestre 2021 si torna al passato. Un andamento, quindi, che continua a essere troppo ballerino e altalenante per poter essere soddisfatti. La diminuzione è decisamente troppo lenta e incompatibile con il crollo dei sinistri. Quanto al divario tra Aosta e Napoli è ancora un abisso”.