Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano, intervistato da La Repubblica, ha affermato: «Dovremo fare i richiami contro le varianti, come avviene con l’influenza e dovremo tornare a produrre vaccini per garantirci le dosi necessarie».

La campagna tra gli anziani? «Sono assolutamente d’accordo. Non si sottolinea abbastanza che vaccinando gli anziani mettiamo in sicurezza loro e noi stessi. Con coperture ampie dei fragili liberiamo terapie intensive e spazi per curare cancro e problemi cardiovascolari», ha detto Mantovani.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali di AstraZeneca: «Il Regno Unito ha vaccinato 20 milioni di persone e registrato 79 casi di trombosi – ha spiegato l’esperto – Si tratta di un caso su 250mila, di un rischio basso. Non dovremmo dimenticare che 1 donna su 2mila che prendono la pillola anticoncezionale per un anno ha problemi di emostasi e trombosi. E l’eparina non frazionata nell’1% di chi la prende fa sviluppare autoanticorpi come quelli forse associati al vaccino. Alcune settimane fa un lavoro scientifico ha stimato che l’8 e l’11% dei pazienti Covid vanno incontro a tromboembolia venosa. Il dato sale al 20-25% tra chi è in intensiva. Tutti rischi molto più alti rispetto ai rarissimi legati al vaccino».

Sulla campagna vaccinale: «La stima – ha detto – è che entro la fine dell’anno saranno prodotte nel mondo tra 8 e 11 miliardi di dosi. Così i problemi dovrebbero essere risolti. Comunque il nostro Paese aveva una grande tradizione, esportava più vaccini di quanti ne importava. Credo sia strategica la valorizzazione della nostra capacità di innovare e fabbricare in questo settore. Dobbiamo recuperare questa grande tradizione e tornare a produrre per avere i vaccini per le varianti».