La variante Omicron del coronavirus si diffonde sempre più velocemente, nonostante le misure introdotte dai vari Paesi per arginare l’aumento dei positivi.

Inoltre, la terza dose non protegge al 100% dal contagio, anche se Omicron pare essere meno pericolosa dei suoi predecessori. In questo contesto, qualcuno potrebbe pensare che sia meglio contrarre il coronavirus così da volontariamente crearsi l’immunità ma si tratta di una pessima idea.

Innanzitutto, è necessario sapere che, se l’immunità conferita dal vaccino non è definitiva, non lo è nemmeno quella conferita dall’infezione. Si può prendere il coronavirus più volte. Volerlo prendere volontariamente per liberarsene significa conoscere male la malattia.

In secondo luogo, mentre la variante Omicron è meno pericolosa della variante Delta, resta il fatto che i pazienti muoiono di questa malattia ogni giorno. E non solo anziani o persone con comorbilità.

In terzo luogo, la malattia causata dal SARS-CoV-2 resta misteriosa in molte sue sfacettature. Studi recenti suggeriscono che anche le persone con una forma apparentemente lieve della malattia possono avere conseguenze a lungo termine, in particolare sulla funzione cardiaca e renale.

In quarto luogo, il Covid lungo colpisce un numero significativo di pazienti. La percentuale sarebbe dal 10% al 40% per i pazienti non ospedalizzati e dal 25% al 75% per i pazienti ospedalizzati. I sintomi più frequenti del lungo Covid sono: grande stanchezza, difficoltà respiratorie, problemi di concentrazione, mal di testa. Alcuni pazienti non sono ancora in grado di tornare al lavoro mesi dopo l’infezione. E non sappiamo quanto possano durare gli effetti.

Infine, prendere il Covid-19 volontariamente significa far circolare il virus. Più il virus circola, più pazienti avranno potenzialmente bisogno di cure intensive. E lì potrebbero non esserci posti per tutti.