Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, ospite di Agorà su Raitre, ha affermato che il coprifuoco in Lombardia «è un passo che va sicuramente tentato prima di arrivare a una chiusura generalizzata, per evitare un nuovo lockdown», aggiungendo che «tutte le misure restrittive avranno un effetto sulla trasmissione del virus».

L’esperto ha poi detto: «Occorre arrivare a numeri bassi di contagi perché con 10mila casi nessun sistema può reggere. È un’analisi fuorviante pensare che il problema sia la quarantena ma è l’individuazione e la messa in quarantena dei contatti. Non possiamo fare come la Cina che su 11 casi ha testato 11 milioni di cittadini. Bisogna capire cosa vuol dire convivere con il virus. Oggi noi stiamo convivendo ma con sofferenza. Bisogna portarlo a un livello di trasmissione bassa e avere una qualità di vita decente, e questo si fa solo interrompendo le catene di trasmissione».

Per Crisanti, infine, il vaccino anti Covid-19 «non penso che se ne parli prima del 2022, prima che tutti quanti possano avere accesso e che funzioni». Ciò perché il vaccino deve prima essere «registrato per fare delle somministrazioni inizialmente limitate nello spazio e nel tempo, poi se le caratteristiche di sicurezza sono confermate sul campo, verrà prodotto su larga scala».

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