• Un nuovo studio ha esaminato gli effetti del vaccino di Pfizer su 237 operatori sanitari.
  • Già con una sola dose si genera una buona risposta immunitaria.
  • Questa ricerca conferma la scelta del Regno Unito di ritardare la seconda dose.

Nuovo studio sugli effetti del vaccino anti Covid-19 di Pfizer/BioNTech: è stato scoperto che quasi tutti i riceventi hanno generato una risposta immunitaria «robusta» dopo una sola dose. Lo scrive Independent.

Nel dettaglio, la ricerca delle università di Sheffield e Oxford ha esaminato la risposta immunitaria in 237 operatori sanitari e ha scoperto che il vaccino di Pfizer ha generato anticorpi e cellule T, che aiutano a combattere l’infezione da Covid-19, nel 99% delle persone.

Il vaccino di Pfizer/BionTech ha anche potenziato la risposta immunitaria in chi è stato infettato precedentemente e aveva già una certa immunità naturale. Inoltre, dopo la seconda dose del vaccino, è stata riscontrata una protezione più forte in tutti i gruppi coinvolti nello studio.

I risultati supportano, quindi, la decisione del governo del Regno Unito di ritardare la seconda dose del vaccino di Pfizer fino a 12 settimane per vaccinare più persone possibili con le prime dosi.

Questo studio sembra dimostrare che non debbano sorgere preoccupazioni sul ritardo nella somministrazione della seconda dose, soprattutto nell’ambito del personale sanitario  che lavora in prima linea.  Infatti, sebbene lo studio abbia esaminato il personale sanitario in età lavorativa più giovane, non ha incluso i gruppi di età più avanzata che possono avere risposte immunitarie più scarse alle vaccinazioni.

Il dottor Thushan de Silva, dell’Università di Sheffield, ha affermato: «Il nostro studio è uno dei resoconti più ampi e completi della risposta immunitaria a una dose di vaccino Pfizer / BioNTech confrontando anche individui precedentemente infetti».

E ancora: «I nostri risultati dimostrano che le risposte delle cellule T e degli anticorpi indotte dall’infezione naturale sono potenziate in modo significativo da una singola dose di vaccino. Sebbene la risposta a una singola dose fosse inferiore negli individui ‘vergini’ all’infezione, era comunque equivalente o migliore dell’immunità negli individui precedentemente infettati prima che fosse potenziata dalla vaccinazione».

Lo studio, scolto tra dicembr e febbraio 2021, ha riguardato l’analisi dei campioni di sangue di 237 operatori sanitari.

Articoli correlati