• Il vaccino di Pfizer e BioNTech sembra efficace anche contro alcune mutazioni del coronavirus.
  • Resta, però, la preoccupazione che la variante sudafricana possa essere più aggressiva.
  • Ma la buona notizia c’è: una modifica al vaccino si può apportare in sei settimane.

Stando a uno studio di laboratorio condotto dalla casa farmaceutica statunitense, il vaccino anti Covid-19 di Pfizer e BioNTech sembra funzionare contro le nuove varianti altamente trasmissibili del coronavirus scoperte nel Regno Unito e in Sud Africa.

Nello studio, come riportato da Reuters – che non è stato sottoposto a revisione tra pari – gli scienziati dell’Università del Texas Medical Branch hanno indicato che il vaccino è efficace nel neutralizzare il virus con la cosiddetta mutazione N501Y della proteina Spike.

La mutazione, nel dettaglio, come detto dallo scienziato Phil Dormitzer, potrebbe essere responsabile di una maggiore trasmissibilità e c’è la preoccupazione che possa permettere al virus di sfuggire alla neutralizzazione da parte degli anticorpi grazie al vaccino.

Lo studio è stato condotto sul sangue prelevato da pazienti a cui è stato somministrato il vaccino. I suoi risultati sono, comunque, limitati perché non esamina l’intera serie di mutazioni trovate nelle nuove varianti del coronavirus.

Il dott. Dormitzer ha affermato, però, che è incoraggiante il fatto che il vaccino appaia efficace contro la mutazione: «Abbiamo testato 16 diverse mutazioni e nessuna di esse ha avuto un impatto significativo. Questa è la buona notizia. Questo, però, non significa che la 17esima si comporterà allo stesso modo».

Dormitzer, infatti, ha notato che è preoccupante un’altra mutazione trovata nella variante sudafricana, chiamata E484K.

Gli studiosi hanno in programma di eseguire test simili per vedere se il vaccino sia efficace contro altre mutazioni trovate nelle varianti del Regno Unito e del Sud Africa e sperano di fornire più dati entro poche settimane.

Intanto, la preoccupazione resta. Simon Clarke, professore associato di microbiologia cellulare presso l’Università di Reading, ha detto questa settimana che la variante trovata in Sud Africa «ha una serie di mutazioni aggiuntive» che comprendono alterazioni più estese al picco proteina.

Tuttavi, il vaccino Pfizer / BioNTech e quello di Moderna Inc., che utilizzano la tecnologia dell’RNA messaggero sintetico, possono essere rapidamente modificati per affrontare le nuove mutazioni di un virus, se necessario e le modifiche possono essere apportate in sei settimane.

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