Andrea Crisanti, virologo, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, al Messaggero ha affermato: «diciamo che è stata una decisione precipitosa. Io avrei aspettato prima di fare ripartire i viaggi interregionali, in particolare dalla Lombardia dove ancora non c’è chiarezza sui dati».

Crisanti ha ribadito che «non siamo usciti dall’epidemia, anche se i dati sono migliorati» e rimarca la necessità di non riaprire le discoteche.

Al virologo poi non piace la scelta del Governo Conte di permettere i viaggi tra le Regioni senza distinzioni, soprattutto in quelle zone, come la Lombardia, dove i casi sono tra i 200 e 300 al giorno: «Partiamo da un presupposto – ha detto Crisanti – il rischio zero non esiste, un virologo risponderebbe che anche un solo caso positivo è troppo perché potenzialmente può diffondere il contagio. Ma in questa vicenda il problema con cui abbiamo a che fare in Lombardia è un altro: non sappiamo a quando si riferiscano quei tamponi positivi che comunicano ogni giorno, quando sono stati materialmente fatti o richiesti. Da quello che risulta, si va anche parecchio indietro nel tempo. In questo modo è molto difficile azzardare delle valutazioni».

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