Tagli all’Ospedale Giglio di Cefalù. Sit-in in piazza Ottavio Ziino, a Palermo, dinanzi l’Assessorato Regionale alla Salute, questa mattina, di una delegazione di dipendenti dell’ospedale Giglio di Cefalù per protestare contro il declassamento della struttura a presidio di base.

Il ridimensionamento dell’ospedale, con il taglio di cinque discipline e di svariate unità semplici, comporterebbe, sin da subito – sottolineano – il licenziamento di 391 risorse. Ma a rischio – proseguono – sono tutti i 700 posti di lavoro. Senza le specialità, non potrà essere garantita la sostenibilità dell’azienda. I dipendenti chiedono, inoltre, il mantenimento dell’attuale offerta sanitaria.

Intanto arriva la lettera dei parroci (dopo che anche i vescovi si era dichiarati contrari al Piano e i dipendenti del Giglio avevano scritto al Papa) a sostegno dell’Ospedale del comprensorio. “I Parroci e il Cappellano dell’Ospedale di Cefalù – scrivono – intendono manifestare la loro solidarietà verso la Fondazione Istituto G. Giglio, che opera come realtà ospedaliera con un bacino di utenza che accoglie pazienti provenienti dalle diverse parti della Sicilia, come testimoniano i dati del 2015, con un raggio interdistrettuale e interprovinciale.

Sappiamo che il diritto alla salute, sancito dalla nostra Carta Costituzionale e recepito in modo dignitoso nel nostro Ordinamento Regionale, non può essere condizionato da logiche improntate a criteri soltanto economici, con conseguenti tagli o soppressione di servizi resi in modo qualificato, adeguato ed efficace.

Neppure possiamo condividere la logica orientata a privilegiare i grossi Centri urbani a scapito delle periferie di Provincia, con riflessi negativi sulla gente povera o di modesto reddito economico, che avrebbe difficoltà per determinati spostamenti o viaggi.

Pertanto esprimiamo il nostro profondo disappunto relativamente alla proposta della nuova rete ospedaliera da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, presentata in data 08.09.2016, nella quale la Fondazione Istituto G. Giglio viene classificata come ospedale di base, con la conseguente soppressione delle unità specialistiche di oncologia, urologia, chirurgia vascolare, neurologia, emodinamica.

Chiediamo vivamente all’On. Assessore della Salute, Dott. Baldo Gucciardi, nell’interesse e bene esclusivo della gente per la quale offriamo il nostro servizio pastorale, di riconsiderare la suddetta proposta di riassetto ospedaliero con soluzioni che rispondano maggiormente a quei criteri di equità ed eguaglianza presenti nei principi generali fissati all’art. 2 della Legge Regionale n. 5/2009.

Con serenità e obiettività possiamo affermare che la Fondazione Istituto G. Giglio in questi anni ha realizzato servizi sanitari di qualità e di buon livello, con articolazioni in diverse branche e discipline, che vanno ben oltre un semplice ospedale di base, con apprezzamenti notevoli da parte degli utenti.

Auspichiamo che questa realtà ospedaliera, che si è sviluppata nel corso di questi anni con la dedizione di persone qualificate che hanno creduto in un progetto sanitario di alto respiro a servizio della salute dei cittadini, possa avere prosecuzione nel futuro, salvaguardando anche la posizione occupazionale e la serenità di numerose famiglie.

Sempre oggi anche Fiorello ha lanciato il suo video appello per l’ospedale giglio di Cefalù (GUARDA QUI IL VIDEO APPELLO DI FIORELLO)

Articoli correlati