L’accordo vero e proprio sarà siglato la prossima settimana ma adesso la strada sembra tracciata nel centrodestra: si andrà ad elezioni di secondo livello nelle ex province. La maggioranza siciliana si avvia a trovare la quadra sui candidati in vista delle elezioni che si terranno alla fine di aprile ma per le quali al voto saranno chiamati solo i consiglieri eletti nei comuni di ciascuno consorzio e non i cittadini. la scelta di ricorrere ad elezioni di secondo livello è ormai obbligata dopo il doppio no da Roma ad una deroga per la riforma siciliana e il doppio pronunciamento anche della Corte Costituzionale che ha considerato illegittima, per due volte, la proroga dei commissari dopo undici anni.

Il vertice di maggioranza

Al tavolo del vertice di maggioranza oggi pomeriggio c’erano tutti i partiti ma con una rappresentanza diversa dal solito: FdI schierava, accanto al coordinatore per la Sicilia orientale Salvo Pogliese, il capogruppo all’Ars Giorgio Assenza, la Lega aveva al tavolo Luca Sammartino e Nino Germanà, Noi Moderati Marianna Caronia e Massimo Dell’Utri, la Dc Stefano Cirillo e Carmelo Pace, Forza Italia Marcello Caruso e il Movimento per l’Autonomia il solo Fabio Mancuso

La proposta di Noi Moderati piace agli alleati

Alla fine la proposta di Noi Moderati, lanciata pubblicamente dopo l’ultimo incontro del partito centrista, è piaciuta agli alleati: nei sei Liberi Consorzi si andrà a candidati unitari ma per quel che riguarda le liste ciascuno presenterà la propria anche se con un raccordo con il candidato. Diversa la situazione nelle Città metropolitane dove non si voterà per il presidente che coincide per legge con il sindaco della Città capoluogo.

La spartizione delle province

Chi esprimerà il candidato per ciascuna ex provincia dipenderà dalla presenza nel territorio e dalle personalità proposte ma c’è già un accordo di massima: Ad Enna puntano gli autonomisti di Lombardo, a Caltanissetta Noi Moderati di Saverio Romano, Agrigento è territorio della Dc di Cuffaro, Ragusa è contesa fra la stessa Dc e MpA. A Fratelli d’Italia resta Siracusa mentre Trapani toccherebbe alla Lega.

Gelo su Cateno de Luca

gelo, invece, sull’avvicinamento di Cateno de Luca an che se sembra che Fratelli d’Italia sia propensa a farsi carico delle esigenze del possibile nuovo alleato.

Il comunicato ufficiale

Al termine i segretari hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: “La coalizione di centrodestra si presenterà compatta alle prossime elezioni provinciali per la scelta dei Presidenti che saranno scelti in modo da dare spazio anche alle sensibilità dei territori”, dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti regionali delle forze politiche della maggioranza che governa l Regione. “Individueremo candidature condivise che siano rappresentative delle proprie comunità ed espressione dei valori del centrodestra”.

“Nel rispetto del sistema elettorale proporzionale”, prosegue la nota, “ciascuna forza politica presenterà le proprie liste, una scelta che consentirà di garantire la più ampia e qualificata rappresentanza territoriale. Questa strategia permetterà di valorizzare le specificità di ogni partito, mantenendo al contempo la solidità della coalizione”.

“L’unità del centrodestra siciliano”, concludono, “è la migliore garanzia per assicurare una gestione efficace e responsabile delle Province, nell’interesse dei cittadini e dello sviluppo dei territori”.

Nel comunicato non si accenna alla presenza di deputati e capigruppo oltre ai segretari. In ogni caso il cerchio si chiuderà nel prossimo vertice convocato per lunedì’ prossimo e in quella sede si parlerà anche di sottogoverno, almeno secondo le indicazioni dei partiti.

Non si parla, invece, dei dirigenti generali alla regione e quasi certamente al prossimo incontro dei partiti Schifani li avrà già nominati