Si è svolta stamattina in forma pubblica la seduta conclusiva dei lavori della Commissione incaricata di valutare le proposte progettuali per la seconda tranche del Sistema Tram Palermo.
In particolare, l’intervento, di cui il Comune di Palermo è soggetto attuatore, si articola in n.7 sotto interventi che, indicati come “TRATTE” sono:
– TRATTA “A”: – Linea 6 /1- prolungamento della linea 1 esistente per circa 11 km (A/R), dalla Via Balsamo alla Viale Croce Rossa. Tratta Linea Balsamo (Stazione Centrale), Via Roma, Via E. Amari, Via Libertà, Viale Croce Rossa – (PRIORITÀ 1);
– TRATTA “B”: – Linea 5/1 – prolungamento della linea 1 esistente per circa 1,5 km (A/R), dalla Stazione FF.SS. Notarbartolo alla Via Duca della Verdura. Tratta Linea Stazione FF.SS. Notarbartolo, Via Notarbartolo sino a Via Duca della Verdura (angolo Via della Libertà) – (PRIORITÀ 2);
– TRATTA “C”: – Linea 4/1 – prolungamento della linea 3 esistente per circa 8 km (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), lungo Viale della Regione Siciliana sino alla Stazione FF.SS. Orleans. Tratta Linea Svincolo Calatafimi, Viale della Regione Siciliana, Via Ernesto Basile, Stazione FF.SS. Orleans – (PRIORITÀ 3);
– TRATTA “D”: – Linea 4/2 – prolungamento della linea 3 esistente per km 9,375 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), dalla Stazione FF.SS. Orleans a Bonagia. Tratta Linea Stazione FF.SS. Orleans, Via Gaetano Lodato, Via Parlavecchio, attraversamento fiume Oreto, Via Villagrazia; Via San Filippo sino a Via del Levriere – (PRIORITÀ 4);
– TRATTA “E”: – Linea 6/2 – prolungamento della linea 1 esistente per circa 20 Km (A/R), dalla Viale Croce Rossa alla località Balneare di Mondello. Tratta Linea Croce Rossa, Viale Strasburgo, bretella sino a parcheggio Francia, Via Lanza di Scalea, Viale dell’Olimpo, Via Mattei sino al parcheggio Galatea – (PRIORITÀ 5);
– TRATTA “F”: – Linea 5/2 – prolungamento della linea 1 esistente per circa 9 Km (A/R), dalla Via Duca della Verdura alla Stazione FF.SS. Centrale. Tratta Linea Via Duca della verdura (angolo Via della Libertà), Via F.sco Crispi, Foro Umberto I, Via Lincoln, Via Balsamo – (PRIORITÀ 6);
– TRATTA “G”: – Linea 6/3 – prolungamento della linea 1 esistente per circa 5 km (A/R), sino alla Borgata Marinara di Sferracavallo – (PRIORITÀ 7).L’aggiudicazione, che è provvisoria in attesa delle verifiche di legge, è stata fatta in favore del Gruppo di progettazione composto da Ruggero Cassata (capogruppo), Dino Bonadies, Alberto Scotti e Giovanni Cassata.Rispetto alle linee guida che erano state elaborate dalla Giunta, il gruppo di progettazione ha proposto alcune varianti ed integrazioni al percorso:
–  “sdoppiando” su due linee una parte della Tratta A (Via Balsamo – Piazza Giulio Cesare – Via Roma – Via Puglisi Bertolino – Via M.se Roccaforte – Via M.se Villabianca con un unico binario direzione Nord e Libertà – Via Ruggero Settimo – Via Cavour con unico binario direzione Sud)
– con l’estensione della Tratta E a servizio del quartiere di Bonagia
– con il raccordo fra la fermata metro D’Orleans e la Stazione centrale lungo il corso Tukory.Il progetto prevede inoltre ampi interventi complessivi sulle aree interessate dalle future linee tramviarie, che si configurano quindi come elementi di quello che l’Assessore Emilio Arcuri ha definito come “un corposo piano di rigenerazione urbana, di rivisitazione del rapporto fra cittadini e fra questi e la città.”
“Attorno e grazie al Tram che permetterà di liberarsi e liberarci dalla dipendenza dai mezzi privati – ha detto Arcuri – nasceranno infatti aree verdi, zone ciclopedonali, piste ciclabili e parcheggi multipiano che saranno a servizio di tutto il territorio e non solo degli utenti del Tram.”

“Il nostro obiettivo è quello di arrivare entro il 2019 all’avvio dei lavori – ha spiegato il Sindaco Orlando – e di recuperare le somme necessarie al completamento di questo imponenti piano per la nostra città.
Stiamo vivendo un momento storico perché questa è la più grande opera pubblica mai realizzata nella città di Palermo e che non riguarda un singolo impianto o edificio, ma una rigenerazione urbana, ispirata ai principi della vivibilità e della mobilità.
Con questa opera pubblica sarà finalmente chiaro a tutti quanto sia realmente cambiata Palermo all’insegna della mobilità e della qualità della vita.
Abbiamo previsto ben 10 linee a servizio di tutta la città, da Sferracavallo e Mondello fino a Borgo Nuovo, Bonagia e Brancaccio. Una grande opera che per impatto sulla vita in città è paragonabile al PPE per il Centro storico, ma che cambierà il volto e il modo di vivere in tutta la città. Di queste 10 linee alcune entreranno in funzione entro il 2022, mentre per altre abbiamo finalmente un progetto serio e credibile che ci permetterà di attivare nuovi canali di finanziamento per lo sviluppo di Palermo”.

L’assessore alla Mobilità Iolanda Riolo ha commentato: “Si aprono nuovi ed importanti scenari sul fronte della mobilita’ dolce. Questo e’ senza dubbio un grande passo avanti nella visione culturale e della vivibilita’ di Palermo. Un percorso culturale che si accompagnera’ ad un cambiamento materiale nelle abitudini di vita dei palermitani di oggi e di domani”.

La Commissione era composta dall’architetto Mario Li Castri del Comune di Palermo, dal prof. Renato Lamberti dell’Università di Napoli, dal professor Agostino Cappelli dell’Istituto Universitario Architettura di Venezia, dal professore Stefano Ricci dell’Università La Sapienza e da Alessandro Solidoro, Commercialista.

I criteri di valutazione su cui si è basato il giudizio della commissione di valutazione sono stati:
– Qualità della proposta di articolazione dei percorsi delle tratte e dell’ubicazione delle fermate e dei depositi
– Qualità della proposta di rigenerazione urbana
– Accessibilità, fruibilità e sicurezza della struttura e del materiale rotabile
– Qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali con riferimento alla sostenibilità ambientale, alla manutenibilità e al benessere degli utenti
– Qualità della proposta economico/gestionale/manutentivaUna particolare attenzione all’accessibilità e all’impatto ambientale e paesaggistico era stata posta già in fase di indizione del bando.
Il progetto presentato prevede che solo una piccola parte dei percorsi (circa 14) siano in sede protetta mentre il resto sarà su sede stradale, all’interno, in larga parte, di aree “rigenerate” come già detto con zone verdi e ciclopedonali.
Altra particolarità è il ricorso a veicoli con alimentazione a batteria, quindi senza necessità di palificazione, con sistemi di accumulo di energia elettrica in frenata e in discesa.
Tutte le carrozze saranno inoltre a pianale ribassato per rendere possibile l’accesso autonomo a persone con ridotta mobilità.Il vincitore del concorso riceverà un premio di 100.000 euro mentre la proprietà del progetto resterà del Comune di Palermo. Il Vincitore potrà avere affidato l’incarico per la redazione del progetto definitivo, nonché l’incarico di coordinatore della sicurezza e direttore dei lavori in fase di esecuzione. Nel caso in cui accettasse l’incarico, non sarà corrisposto il premio di 100 mila euro relativo al bando di progettazione. Al concorrente risultato secondo classificato è riconosciuto un premio di  50.000 mila euro, al terzo trentamila e sia al quarto che al quinto un premio di 20.000 euro.

Non mancano le polemiche sul progetto: “L’amministrazione si dimostra ancora una volta sorda alle richieste dei cittadini e con l’arroganza che la contraddistingue preferisce continuare un progetto che non potrà sostenere”. Così Fabrizio Ferrandelli.

“L’Amat ha una perdita di oltre 10 milioni di euro all’anno con le attuali tre linee del Tram – dice Ferrandelli – come si può anche solo immaginare di gestirne altre sette? Le conseguenze di queste scelte scellerate graveranno sulle generazioni future, su chi si troverà costretto a gestire un fallimento di tale portata. Capisco che il sindaco è all’ultimo mandato, ma non concepisco il perché sia portando il Comune al default”.

“Bisognava rimodulare il Patto per Palermo – precisa Ferrandelli – e acquistare nuovi mezzi ecologici da poter immettere subito su strada per collegare le periferie. Parlare oggi di nuovi cantieri, di sventrare la città per realizzare un’opera desueta che non potrà neanche essere gestita, mi sembra non solo irragionevole ma anche da irresponsabili. Noi continuiamo con coerenza a portare una visione alternativa di mobilità, sicuramente più rapida e con costi di gestione nettamente inferiori”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Ancora una volta l’amministrazione Orlando si caratterizza per la negazione della pianificazione in questa città – afferma Giulia Argiroffi – Palermo è priva di Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, strumento pianificatorio obbligatorio per legge, e il progetto del tram, come abbiamo più volte dichiarato, manca del passaggio pianificatorio fondamentale, e manca dunque di quelle valutazioni che permetterebbero di attestarne da una parte l’utilità relazionata alle reali esigenze della città in una visione organica, che poi è il senso della pianificazione, e dall’altro la capacità di gestione finanziaria. Come può il sindaco parlare del tram come armatura della mobilità sostenibile e di sviluppo urbano dipendente dallo sviluppo del progetto tram?”.

“In tutto questo i conti Amat sono preoccupanti. Mentre il sindaco Orlando afferma, mentendo, che lo stato di salute dell’Amat è sotto controllo – spiega Maria Concetta Amella – sia le carte, sia il presidente dell’azienda partecipata Gristina lo smentiscono. L’Amat è una azienda a rischio, con servizi in perdita a partire da quello tramviario”

“Rispetto alla gestione finanziaria, alla luce dell’attuale gestione delle linee tram già in uso, già in passivo – conclude Ugo Forello – ancora una volta questa amministrazione comunale mantiene un atteggiamento irresponsabile di chi, pur di non ammettere il disastro, si impunta proseguendo verso il baratro. Sono solo venditori di fumo”.

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