Interventi straordinari per il settore agroalimentare siciliano per 60 milioni di euro. Sono quelli destinati dalla Regione Siciliana, con delibera del governo Musumeci, a supporto dei settori agricolo e ittico, per dare una boccata di ossigeno ai produttori.

Come sono ripartiti i 60 milioni

In particolare, il governo regionale ha varato contributi per 25 milioni da destinare agli allevatori e produttori zootecnici di latte ovino e bovino; e ancora 25 milioni dei fondi per l’emergenza Covid a supporto degli agricoltori a fronte dei canoni irrigui dell’annualità 2020-21; e, infine, altri 10 milioni di euro come misure compensative per sostenere il mondo della pesca.

Musumeci “Diamo ossigeno a due settori strategici per l’isola”

“Destiniamo ulteriori risorse per dare ossigeno – afferma il presidente Musumeci – a due settori produttivi strategici per l’Isola, pesantemente danneggiati dalla pandemia e da problemi irrigui a causa di reti di distribuzione colabrodo.  Il governo regionale ha investito molto in questi quattro anni nel rilancio dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca, varando anche provvedimenti legislativi innovativi. Gli ultimi dati sull’export, in particolare quelli sull’agroalimentare, ci confermano che le scelte adottate si sono rivelate giuste”.

Scilla “Obiettivo è salvaguardare le aziende dei settori”

“Le risorse – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Toni Scilla – provengono da una rimodulazione del Piano sviluppo e coesione (Psc) a seguito di economie maturate nel programma. In questo momento emergenziale, anche tra mille difficoltà, l’obiettivo è quello di salvaguardare le aziende dei settori interessati, affinché possano rimanere in vita e affrontare le nuove sfide del mercato attraverso una corretta politica di rilancio, alla quale stiamo già lavorando”.

A fine estate i bandi per fondi Fearsr 2023-2027

Arrivano novità importanti per il settore agricolo in Sicilia. “Buone notizie dalla Commissione Politiche Agricole: raggiunta l’intesa sul riparto delle risorse finanziarie per il nuovo periodo di programmazione 2023-2027”. A dichiararlo è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Toni Scilla.

“Sarà così possibile attivare i relativi bandi già alla fine dell’estate, dando subito nuove opportunità agli imprenditori agricoli siciliani“, continua il rappresentante del governo Musumeci.

Scilla: “Misure per i giovani in agricoltura, per gli agriturismi e le strade interpoderali”

“Si tratta di un buon accordo per la Sicilia – aggiunge Scilla – a seguito della maggiore incidenza del cofinanziamento nazionale, dal momento si passa dai circa 2,2 miliardi di euro di spesa pubblica del settennio 2014-2020 ai circa 2,6 miliardi di euro per il settennio 2021-2027. Saranno finanziate, tra le altre, le misure che riguardano l’insediamento dei giovani in agricoltura, gli investimenti nelle aziende agricole ed, ancora, misure specifiche per gli agriturismi e per le strade interpoderali”.

I criteri delle future ripartizioni stabiliti in un secondo tempo

“Serve sottolineare – chiarisce l’assessore della giunta Musumeci – che questo accordo vale solo ed esclusivamente per la programmazione 2023-2027 e non rappresenta alcun precedente per le prossime programmazioni. Questo significa che i futuri criteri che stabiliranno le successive ripartizioni saranno stabiliti in un secondo tempo”.