Alessandro Albanese è il nuovo presidente di Confindustria Sicilia. Eletto oggi all’unanimità, sarà affiancato dai vicepresidenti Antonello Biriaco e Diego Bivona, rispettivamente presidenti di Confindustria Catania e Confindustria Siracusa.

La federazione regionale rappresenta le tre territoriali dell’Isola

La neonata federazione regionale rappresenterà le tre territoriali dell’Isola: Sicindustria (che raggruppa le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Ragusa e Trapani), Confindustria Catania e Confindustria Siracusa. “Si tratta – affermano Albanese, Biriaco e Bivona – di una tappa davvero importante per il sistema confindustriale siciliano, che torna così ad avere una sua rappresentanza regionale indispensabile per garantire una voce unitaria e autorevole nei rapporti con le Istituzioni”.

Plaude l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano

“La ritrovata unità di Confindustria in Sicilia è un dato positivo per il mondo industriale dell’isola ma anche per la Regione che porterà avanti la linea del confronto e della condivisione sui dossier dello sviluppo economico con un interlocutore unico e autorevole. Al neo presidente Alessandro Albanese e ai vicepresidenti Antonello Biriaco e Diego Bivona  i miei complimenti e miei auguri di buon lavoro” lo afferma l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano.

Fra le grandi sfide il recovery Plan

La prima sfida sarà quella di incidere anche sui fondi del Recovery Plan.  Al Sud al momento solo il 40% dei fondi per innovazione e ricerca previsti dal Recovery Plan.  Lo dice una inchiesta del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola domani, venerdì 5 febbraio. Il quotidiano economico racconta che sono previsti 12 nuovi Poli strategici al Sud. Si tratta di ecosistemi per l’innovazione. 

Il  Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola con il quotidiano venerdì 5 febbraio in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna ha dedicato il focus d’apertura ai progetti del Sud Italia per il Recovery Plan con un ampio reportage da cui emerge che il 40% dei fondi per la ricerca e l’innovazione previsti nel Recovery plan, circa 15 miliardi, andrà alle regioni del Mezzogiorno: si tratta di 6 miliardi circa per il Sud.

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