Disastro alle porte al Comune di Palermo. Mancano solo 15 giorni al 31 luglio che è il termine ultimo per l’approvazione del documento finanziario di previsione. E i conti di Palazzo delle Aquile sono in rosso poiché mancherebbero all’appello ben 80 milioni di euro di tasse non riscosse, necessarie a far quadrare i contri e a varare il Bilancio.

Lo spettro del dissesto alle porte

Non sono ipotesi fantascientifiche, ma la constatazione fatta dall’assessore Sergio Marino che – come scrive Repubblica – in Commissione Bilancio avrebbe prospettato lo scenario più nero possibile: alzare bandiera bianca e dichiarare il dissesto, con tutte le conseguenze negative del caso.

L’appello di Orlando e il problema Tari

Del resto lo stesso sindaco Orlando nei giorni scorsi, in veste di presidente dell’Anci, aveva sollecitato a Roma un intervento del Governo centrale per sobbarcarsi il peso della riscossione dei tributi locali evasi, tramite l’Agenzia delle Entrate. Anche perché Riscossione Sicilia in 10 anni ha riportato a Palazzo delle Aquile solo il 30% delle somme, e il sindaco ha presentato pure una denuncia alla Corte dei conti.

Problema Tari

Tra tutti il problema più evidente è quello della Tari, la tassa sui rifiuti, che è tra le più evase a Palermo. Dei 128 milioni che servono per pulire Palermo, al Comune dalla Tari ne arriva la metà. Se nel 2020 l’amministrazione ha incassato 64,2 milioni, per il 2021 ne sono entrati al momento solo 12,4.  Da qui la proposta del sindaco di inserirla in bolletta Enel, come avviene per il canone Rai. Decisione che però dipende da Roma.

Cosa accadrà se arriva il dissesto?

In Sicilia in dissesto ci sono già 43 enti locali (tra cui il Comune di Catania), e altrettanti (come Messina) in pre-dissesto.

Ma cosa comporterebbe la dichiarazione di dissesto per il Capoluogo siciliano? Il primo effetto sarebbe il blocco immediato della spesa, con le tasse comunali che automaticamente verrebbero aumentate al livello massimo. Una vera stangata per i palermitani.

Orlando ha chiesto aiuto al governo: un prestito di mezzo miliardo per tutti i Comuni siciliani in difficoltà. I nodi stanno venendo al pettine, quando ormai manca meno di un anno al voto.

 

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