In arrivo 60 autobus urbani che vanno a rinnovare il parco mezzi dell’Amat, la società municipalizzata del Comune di Palermo. Il dirigente dell’ufficio Mobilità urbana del Comune di Palermo, Sergio Maneri, ha firmato la determina per procedere all’acquisto di sessanta nuovi autobus dal fornitore “Industria Italiana Autobus spa”. Nel dettaglio, si tratta di 22 autobus urbani di otto metri, alimentati a gasolio, e di 38 autobus urbani di 12 metri, alimentati con gas naturale metano. La spesa complessiva ammonta ad oltre 17 milioni di euro, finanziata con fondi Po-Fesr Sicilia 2014-2020, nell’ambito della misura “Rinnovamento delle flotte del trasporto pubblico urbano con l’introduzione di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale utilizzati per lo svolgimento di servizio pubblico collettivo”.

Tante risorse intercettate

“L’amministrazione comunale – sottolinea a tal proposito il sindaco, Leoluca Orlando –ha avuto la capacità in questi anni di intercettare tantissime risorse economiche per migliorare il sistema della mobilità urbana. L’acquisto di nuovi autobus è solo un pezzo di una progettualità più ampia: la nostra città, in questo momento, ha la disponibilità di oltre un miliardo di euro per investimenti sul trasporto pubblico di massa”.

Rinnovare flotta Amat

“Continua l’investimento dell’amministrazione comunale per migliorare il trasporto pubblico, per rinnovare la flotta di Amat e per rendere più ecologico il sistema della mobilità a Palermo – dichiara l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità, Giusto Catania – è con grande soddisfazione che possiamo affermare che, negli ultimi anni, il parco autobus in circolazione di Amat è stato interamente rinnovato”.

I problemi della società

Alla fine dello scorso anno ci fu un forte braccio di ferro tra Comune e sindacati sulle perplessità per il futuro dell’Amat. Al punto che dovette intervenire il prefetto di Palermo per far avvicinare le parti. Ad essere state rappresentate tutte le criticità di un servizio di trasporto pubblico, ancora in uno stato di pandemia conclamata, considerato “non commisurato ad una città con un’area metropolitana di 1,3 milioni di cittadini”. Si è parlato dell’avvio del servizio del tram finanziabile da una ZTL poi drasticamente ridimensionata, delle improbe tassazioni di Tosap e Tarsu gravanti sulle zone blu, della insanabile vacanza di organici di autisti e meccanici per finire all’unilaterale taglio del 10% perpetrato dal Comune sulle risorse Amat e quindi sul servizio di trasporto a Palermo.

 

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