I conti di Amat passano ai raggi X dalle commissioni consiliari. Proseguono le audizioni dei dirigenti della società di via Roccazzo al Comune di Palermo. Sotto la lente d’ingradimento dei consiglieri comunali sono finite le perdite del bilancio 2022, chiuso con un passivo da 21 milioni di euro. L’altro ieri, la III Commissione aveva annunciato progressi sul fronte del contenzioso con la Regione Siciliana per i fondi dell’emergenza covid. Dodici milioni di euro sui quali pende una norma interpretativa dell’Ars. Iter sul quale si dovrebbero avere i primi sviluppi la prossima settimana, quando la Giunta Schifani dovrebbe dare il primo via libera all’atto.

Passando a ieri, è stato il turno delle audizioni in III e VII Commissione Consiliare. Con riguardo al primo organo comunale, ovvero quello presieduto da Sabrina Figuccia, a finire sotto la lente d’ingradimento sono stati i 3,4 milioni di euro da versare all’erario sull’IVA relativa ai pass ZTL. Servizio che, con ogni probabilità, tornerà in futuro al Comune di Palermo, a patto che venga varato il nuovo contratto di servizio. Atto di cui si è discusso invece in VII Commissione, quella presieduta da Pasquale Terrani. Oggi invece è stato il turno della II Commissione Consiliare, la quale ha scansionato l’impatto negativo del passivo strutturale inflitto dalla gestione del sistema tram.

Rapporto Amat-tram ai raggi X

In Commissione era atteso l’intervento del presidente di Amat Giuseppe Mistretta, il quale ha partecipato alle audizioni tenuta ieri. L’esponente massimo del CdA aziendale non si è però presentato oggi a causa di impegni già presi. A sostituire Mistretta sono stati tre suoi dirigenti, interrogati dai consiglieri comunali su vari temi. Fra questi quelli relativi alle perdite causate dalla gestione del sistema tram. Quesiti ai quali non sono arrivate risposte convincenti, almeno secondo quanto afferma l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi.

“Il consiglio comunale, e in particolare la sua commissione urbanistica, sono la barzelletta della città – commenta duramente la consigliera comunale -, disponibili a farsi prendere in giro da chiunque. Dai tre sostituti mandati dal presidente di Amat non sono arrivate risposte. La domanda posta è stata una: quanto ha inciso la gestione del sistema tram da parte di Amat sul passivo da 21 milioni di euro del bilancio 22? Non rispondere a questa domanda è la risposta più grave che potevamo avere“, ha chiosato Giulia Argiroffi, la quale pretende dal CdA dell’azienda risposte in merito.

I problemi sul rinnovo del contratto di servizio

Sul tavolo del Comune c’è poi il rinvio della sottoscrizione del nuovo contratto di servizio. Il termine per presentare i documenti, fissato per il 31 marzo, non è stato rispettato. Fatto che ha provocato un’estensione dei termini previsti al 31 dicembre. Una scelta non condivisa anche da pezzi della maggioranza del sindaco Roberto Lagalla, con Dario Chinnici che invita tutti gli attori coinvolti a fare presto.

“L’Amat, al pari delle altre società partecipate del comune di Palermo, deve essere messa nelle condizioni di poter erogare servizi efficienti. Il piano di riequilibrio concordato con lo Stato pone paletti ben precisi ma il dialogo e il confronto rimangono gli strumenti migliori per superare gli ostacoli. Chiediamo all’amministrazione comunale di convocare le organizzazioni sindacali per costruire un percorso condiviso che tuteli il servizio e i lavoratori. La mobilità sostenibile, la lotta allo smog e l’offerta di un efficiente trasporto pubblico locale che rappresenti una concreta alternativa all’automobile si potranno concretizzare solo se Amat avrà un contratto di servizio moderno e dotato della giusta visione”, ha concluso il capogruppo di Lavoriamo Per Palermo.

Nuovo sciopero convocato per l’1 giugno

Intanto, dal fronte sindacati non arrivano buone notizie nè per il CdA aziendale nè per l’Amministrazione Comunale. Sarà un inizio di estate con il freno a mano tirato per il trasporto pubblico di Palermo. Le sigle dei lavoratori hanno annunciato una nuova giornata di sciopero. Bus e tram si fermeranno sabato 1 giugno per 24 ore. Si tratta della quarta protesta dall’inizio del 2024. I sindacati lamentano ancora il mancato rinnovo degli accordi di secondo livello, ovvero quelli relativi a benefit quali ferie e buoni pasto. Fatto sul quale i sindacati non hanno ancora avuto un incontro con l’Amministrazione Comunale, in particolare con il primo cittadino Roberto Lagalla.

Rimangono infatti aperti tutti i grandi temi relativi ai lavoratori. Fra questi, i sindacati citano “il passaggio a full time di tutti i lavoratori Amat ancora a part time; l’istituzione di un ticket giornaliero da 7 euro per i buoni pasto; la revisione delle indennità dei dipendenti di Area 1 e 2; l’istituzione del super-bonus giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono proprie mansioni e per gli operatori di officina occupati per la manutenzione e il recupero dei bus; la riattivazione e rimodulazione del premio “evitati sinistri””.

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