Cambiano i piani per la realizzazione della fase due del sistema tram di Palermo. In precedenza si è parlato soltanto per indiscrezioni. Adesso, tali voci trovano conferma nell’aggiornamento del PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile). In sintesi, il documento redatto dall’assessore Maurizio Carta racconta tutti gli interventi che riguarderanno il trasporto pubblico locale entro il 2030. Progetti descritti con dettagli riguardanti i progressi sulla viabilità della città, la mitigazione dell’inquinamento e l’impatto ambientale.

Sistema Tram cuore pulsante del PUMS

Il PUMS rappresenta un programma molto articolato, nel quale rientrano maxi-appalti quali l’anello ferroviario, il passante ferroviario, gli 80 chilometri di nuove piste ciclabili e perfino la futura MAL (Metropolitana Automatica Leggera) che collegherà l’area di via Oreto al quartiere Partanna-Mondello. Tante idee, alcune realizzabili in tempi moderatamente brevi, altre che richiederanno decenni per vedere luce.

Il cuore pulsante del PUMS rimane indubbiamente il sistema tram. Nel documento viene descritta in particolare la fase due del progetto, ovvero quella che dovrebbe andare ad integrare le quattro linee esistenti. Tratte al momento disconnesse l’una dall’altra, poco funzionali per una grande città come Palermo. La gestione del servizio è al momento affidata ad Amat, società Partecipata del Comune. Purtroppo, l’impatto che il servizio ha avuto sull’azienda non è stato fino a questo momento positivo, come mostrato dalla perdita strutturale da sei milioni di euro che ha contraddistinto l’ultimo documento contabile approvato dal CdA dell’azienda, ovvero il bilancio 2022.

Le critiche sulla linea A

L’idea è di rilanciare l’opera attraverso un sistema integrato e collegato, che permetta ulteriori interconnessioni con gli altri mezzi pubblici, come bus e metrotreno. In origine, il piano prevedeva due fasi. La prima riguardava la realizzazione delle linee A, B e C, per poi passare in un momento successivo alle linee dalla D alla G. Qualcosa però si è inceppato. Fin da subito, sulla linea A sono piovute forti critiche dal mondo civico ma anche da quello politico. Perplessità che riguardavano il passaggio del tram su via Roma e via Libertà. Un malcontento che ha trovato sponda in Consiglio Comunale durante la scorsa consiliatura, quando la tratta in questione venne perfino cancellata dal piano triennale delle opere pubbliche, salvo poi farvi ritorno nella successiva annualità.

La questione fu soltanto rinviata. Fin dall’avvio del nuovo corso targato Roberto Lagalla, il sindaco aveva prospettato delle possibili modifiche al percorso, in particolare attraverso l’introduzione di bus elettrici nell’area del centro. Posizione sulla quale si è mosso in maniera più cauta l’assessore Maurizio Carta, conscio che fra il dire e il fare c’era di mezzo il Ministero dei Trasporti. In tal senso, la Giunta ha varato a giugno 2023 un cambio di priorità al sistema dei lavori, invertendo l’avvio degli interventi e dando così precedenza alla linea C e alla linea B, per poi passare alla linea A. Fino ad inizio 2024, le modifiche al percorso della linea A sono rimaste sulla carta. Poi, a metà marzo, è arrivata la svolta.

Il piano B del Comune di Palermo

Dalla II Commissione Consiliare infatti è filtrata l’idea di un piano B, consistente nella chiusura dell’anello tramviario a discapito del passaggi nel cuore del tram da parte della linea A. Inizialmente, sull’idea in questione si sono susseguite diverse precisazioni. Ma le certezza, infine, sono arrivate in maniera definitiva in sede di PUMS. A comunicarle è stato lo stesso Maurizio Carta in una nota diffusa alla stampa. All’interno del piano urbano della mobilità sostenibile infatti, è stata stabilita una nuova scala di priorità. Come da programma, il primo cantiere da avviare sarà quello della linea C. La tratta collegherà l’attuale percorso della linea 4 (Calatafimi) con quello della linea 1 (Stazione Centrale), chiudendo così il semianello superiore Nord. Nelle scorse settimane, le maestranze hanno provveduto ad una mappatura dei sottoservizi, mentre il Comune ha avviato le prime procedure di sgombero.

Viale Regione Siciliana passaggio chiave per la linea C

Il passaggio chiave dei lavori sarà quello su viale Regione Siciliana. Lo svincolo di via Ernesto Basile non sembra in grado di garantire abbastanza spazio per il passaggio contemporaneo di tram ed auto. Fra le possibilità citate nel PUMS c’è quella della creazione di un sottopassaggio che attraversi viale Regione Siciliana e sbuchi così su via Ernesto Basile, in modo da evitare ingerenze con la normale viabilità del raccordo fra A19 ed A29. I lavori dovrebbero partire a settembre 2024, per concludersi nel giro di due anni.

Poi toccherà alla linea B…

Tempistiche simili interessano anche la linea B. Il percorso prevederà il collegamento fra l’hub della Stazione Notarbartolo e la fermata dell’anello ferroviario di Giachery. Ciò permetterà di gettare le basi per la chiusura del semianello Sud. Fatto che garantirà non solo l’interscambio fra tram e metrotreno, ma soprattutto i futuri collegamenti verso lo stadio garantiti da ciò che rimane della linea A. Sarà da valutare però l’impatto sulla viabilità della zona, fortemente gravata già dalla presenza dell’attuale percorso delle linee 2-3-4. In tal senso, il sindaco Roberto Lagalla, in sede di discussione del bilancio di previsione 24-26, aveva evidenziato un’interlocuzione in corso con la Regione per realizzare un ulteriore ponte di collegamento fra l’area di piazza Boiardo e via Umberto Giordano.

In seguito sarà il turno della linea A

A seguire ci saranno quindi i lavori della linea A. O per meglio dire ciò che ne rimane. Gli scavi non inizieranno più da via Balsamo, ma verranno avviati in corrispondenza di piazza Alberigo Gentili. La corsia si muoverà così sul tratto restante di via Libertà, in direzione di via Croce Rossa. Ciò aprirà le porte alla successiva fase degli interventi, a partire dalla realizzazione della prima parte della linea E1, ovvero quella che collegherà l’area dello stadio Renzo Barbera con la Stazione Francia.

Prima fase conclusa dalla chiusura dell’anello tramviario

Prima di procedere alla realizzazione della linea E2 e quindi dei relativi collegamenti con la borgata marinara di Mondello, bisognerà completare l’attuale piano di chiusura dell’anello tramviario, realizzando la linea F, ovvero quella che collegherà la Stazione Centrale alla Stazione Giachery attraverso il passaggio sull’area costiera (foro Umberto I e via Francesco Crispi).

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