Si prova a scongiurare il terzo sciopero del 2024 in casa Amat. La notizia è di quelle inaspettate, anche se in realtà le interlocuzioni sono continuate in questi giorni sotto traccia. Questa mattina è  infatti atteso un vertice fra la governance guidata dal presidente Giuseppe Mistretta e i sindacati dell’azienda. L’incontro dovrebbe iniziare intorno alle 9.30 negli uffici di via Roccazzo. Sul tavolo delle trattative ci sarebbe il ritiro dello sciopero convocato per il prossimo 8 aprile dalle sigle dei lavoratori a causa del mancato rinnovo degli accordi di secondo livello. Previsioni contrattuali nelle quali ricadono una serie di diritti accessori dei dipendenti, come buoni pasto e straordinari.

La questione relativa al bilancio 2022

Sulla questione c’è stata una certa inerzia nel tavolo delle trattative con il Comune, soprattutto in merito alla famosa questione dei fondi per l’emergenza covid che Amat avrebbe dovuto ricevere dalla Regione. Dodici milioni di euro che stanno pesando sul bilancio 2o22. Da Palazzo dei Normanni, come è noto, è arrivato lo stop in attesa di un chiarimento normativo. Ciò ha determinato un passivo che, sommato alle perdite strutturali della gestione del tram e di altri servizi affidati dal Comune ad Amat, ha causato un saldo negativo da 21 milioni di euro sul bilancio 2022. Atto sul quale la strada sembra ormai tracciata dopo la riunione del CdA di Amat del 29 marzo. Al documento mancherebbe soltanto una firma di un componente del Consiglio d’Amministrazione, il quale ha 60 giorni di tempo per apporre il proprio sigillo.

La restituzione dei servizi in perdita al Comune

E’ chiaro che, in realtà, l’obiettivo è quello di guadagnare tempo in attesa di buone nuove dagli uffici della Regione, oltre alla questione relativa al rinnovo del contratto di servizio. Fatto sul quale dagli uffici del Comune attendono una serie di incartamenti chiave da Amat. Fra questi l’elenco dei servizi in perdita che Amat vorrebbe restituire. Ed è proprio su questo che si proverà a lavorare in questa riunione fra Amat e i sindacati dell’azienda. Fatto per il quale le sigle dei lavoratori avevano dato l’aut aut non più tardi di due giorni fà ai vertici aziendali e al presidente Giuseppe Mistretta. Con ogni probabilità, verrà chiesta la cessione dei servizi di car/bike sharing e di quelli relativi alla rimozione dei mezzi che commettono infrazioni del codice della strada.

I possibili scenari in casa Amat

Difficile che la cosa possa estendersi alla gestione delle zone blu (servizio che ha registrato un aumento delle sanzioni), men che meno alla gestione del tram. Laddove si riuscisse a raggiungere una quadra, lo sciopero potrebbe essere ritirato, con buone pace dei sindacalisti dell’azienda e degli uffici del Comune, i quali guadagnerebbero tempo per affrontare uno dei fascicoli più complessi sul tavolo del sindaco Roberto Lagalla. In caso contrario, i sindacati potrebbero tirare diritto e scendere in piazza come da programma il prossimo 8 aprile. Momento nel quale è stato previsto anche un sit-in sotto Palazzo Comitini, sede pro tempore del Comune di Palermo.

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