“Abbiamo avuto degli abbandoni da oggi parte una fase nuova, non guardiamo al passato con lo specchietto retrovisore ma in avanti. Noi rilanciamo l’azione di Ap a Palermo e in Sicilia. Non candidiamo nessun uscente ma candidiamo 16 potenziali entranti”. Lo ha detto il leader di Ap e ministro degli Esteri Angelino Alfano a Palermo per presentare le liste del suo partito in vista delle prossime regionali del 5 novembre.

“Queste nostre liste sono uno straordinario mix di innovazioni, conferme e ritorni”, cosi il leader di Ap e ministro degli Esteri Angelino Alfano, in
conferenza stampa a Palermo presentando la lista di Ap-Centristi a sostegno di Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra.

“Scorrendo l’elenco dei 16 candidati (nel collegio di Palermo, ndr) alcuni non li conosco e questa è una soddisfazione perché significa che c’è innovazione rispetto al gruppo dirigente da cui veniamo. La seconda considerazione è che ci sono alcuni ritorni e delle conferme”.

Ricalca il valore politico delle regionali in Sicilia anche in vista delle prossime elezioni nazionali, Adriano Frinchi coordinatore dei centristi per l’Europa: “Le regionali siciliane non sono un fatto politico isolato ma legato alle nazionali, dove si scontreranno forze politiche che definisco irrazionali il M5s e
con altre forze irrazionali come quelle della coalizione destra centro, che guarda in Sicilia con Musumeci guarda al passato e ragiona in termini di conquista. La Sicilia non è un bottino ma una terra da governare”.

“Ho letto tanti condizionali né certezze, è ovvio che chiederò ai sensi dell’articolo 335 del codice di procedura penale alle singole Procure se ci sono
percorsi che mi riguardano”. Così Giovanni La Via in conferenza stampa a Palermo riferendosi ad alcune indiscrezioni pubblicate sul quotidiano La Sicilia, secondo cui La Via “sarebbe stato citato dal prefetto Maria Carmela Librizzi, fra i candidati del collegio Ibleo con procedimenti in corso per “un’indagine per concussione a suo carico”. Il quotidiano, però, non indica la procura che indaga, e non rivela altri dettagli.

“Alternativa popolare si dimostra ancora una volta, specialmente in queste elezioni siciliane, una forza responsabile e capace di rappresentare una vasta parte della società civile”. Così la senatrice di Alternativa popolare Simona Vicari commenta le liste presentate stamattina “Abbiamo saputo governare al meglio l’Italia – ha aggiunto Vicari – approvando una serie di riforme che il Paese attendeva da decenni. Allo stesso modo, grazie al supporto dei numerosi professionisti provenienti dalla cultura, dalla medicina, dall’avvocatura e dall’accademia che hanno aderito alla nostra proposta politica, sapremo imprimere una svolta di progresso alla Sicilia”. “L’apporto dei moderati, come dimostrato su scala nazionale dall’approvazione della legge elettorale alla riforma del mercato del lavoro – ha concluso – è il perno attorno al quale sarà possibile ricostruire la rinascita del tessuto economico e sociale dei siciliani”.

Parlando dei cosiddetti candidati “impresentabili” Frinchi ha aggiunto: “Io credo che anche per le vicende che hanno riguardato gli impresentabili, credo che impresentabili non siano solo coloro che hanno commesso reati, ma siano anche coloro che hanno rovinano il rapporto di fiducia con gli elettori, facendo del trasformismo uno stile di vita. Le regionali sono un momento di confronto. Noi possiamo farci vanto anche di questo: non vogliamo aver nulla a che fare con gente che rovina il rapporto con gli elettori”.

Sui sondaggi che nelle ultime settimane si sono rincorsi in una guerra di cifre chiosa Dore Misuraca, deputato di Ap: “Non credo ai sondaggi, credo ai numeri. Ho fatto qualche campagna per le europee. La legge per le regionali è diversa, rispetto a quella delle comunali, vince il candidato la cui coalizione prende più consensi. Vincono i partiti in coalizione e poi vincono i candidati. E’ una partita ancora da giocare”.

“Alternativa popolare si dimostra ancora una volta, specialmente in queste elezioni siciliane, una forza responsabile e capace di rappresentare una vasta parte della società civile – dice la senatrice di Alternativa popolare Simona Vicari -Abbiamo saputo governare al meglio l’Italia, approvando una serie di riforme che il paese attendeva da decenni. Allo stesso modo, grazie al supporto dei numerosi professionisti provenienti dalla cultura, dalla medicina, dall’avvovatura e dall’accademia che hanno aderito alla nostra proposta politica sapremo imprimere una svolta di progresso alla Sicilia”.

“L’apporto dei moderati, come dimostrato su scala nazionale dall’approvazione della legge elettorale alla riforma del mercato del lavoro – conclude la Senatrice di AP – è il perno attorno al quale sarà possibile ricostruire la rinascita del tessuto economico e sociale dei siciliani”.