“Giornata importante, via libera dall’Ars alla nuova manovra da oltre 250 milioni per l’Isola. Tanti obiettivi raggiunti nell’interesse della nostra terra”, dice l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone. E in effetti, i provvedimenti che hanno avuto il via libera hanno tutti un certo peso.

I provvedimenti annunciati da Falcone

Sono 137 milioni per dare certezze ai Bilanci dei Comuni, “come ci chiedevano i sindaci”, dice Falcone, e 74 milioni per il settore Forestazione: garantiti lavoratori e servizi. Tagliati altri due vecchi carrozzoni in attesa, da anni, di liquidazione: Resais spa e Biosphera spa.

Stabilizzati i Pip

Falcone annuncia anche una legge ex Pip. “Stabilizziamo finalmente 1166 lavoratori da anni nella precarietà, arginiamo disagio sociale”, dice il ministro

I consorzi di bonifica

Consorzi di Bonifica di Agrigento e Siracusa: chiuse le vertenze in atto. “Riavviamo servizi e paghiamo gli stipendi -dice Falcone -. Proseguiamo nella nostra paziente azione di riordino e risanamento amministrativo dell’ente. La Regione per noi, deve avere funzione servente e garantire una cornice di buongoverno ed efficienza a tutto il sistema Sicilia.

Schifani: “Ridare serenità alla Sicilia”

“Una manovra finanziaria che serve a dare serenità ai Comuni, a stanziare le risorse per la forestazione, ad avviare la stabilizzazione degli ex Pip, ma anche a mettere ordine tra le società partecipate della Regione, dismettendo i rami secchi. Un ringraziamento va al Parlamento tutto per avere trovato la migliore sintesi tra le varie norme”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’approvazione, da parte dell’Ars, del cosiddetto “Collegato bis”.

“Il voto odierno dell’Ars – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – porta con sé significativi obiettivi raggiunti dal governo Schifani nell’interesse della Sicilia. Avviamo oggi una manovra da oltre 250 milioni di euro che mette in sicurezza i bilanci dei Comuni, grazie alla previsione da 115 milioni per il Fondo investimenti e ai 22 milioni che abbiamo destinato alle spese correnti, risorse richieste anche dall’Anci. Certezza anche per il settore Forestazione a cui destiniamo ben 74 milioni di euro. Registriamo, inoltre, il superamento della storica vertenza sui Pip: la norma che abbiamo messo a punto avvia infatti la stabilizzazione di ben 1.166 lavoratori”.

“Proseguiamo, poi – aggiunge l’esponente del governo Schifani – il riordino amministrativo e istituzionale della Regione, con la chiusura di Biosphera spa e Resais spa, partecipate da anni in liquidazione, in forza dell’intervento normativo approvato dall’Aula che appiana i contenziosi pendenti da tempo sulle due vecchie società da dismettere. Infine, vogliamo sottolineare i 10 milioni stanziati in favore dei Consorzi di bonifica di Agrigento e Siracusa, risorse che consentiranno il pagamento degli stipendi e la ripresa dei servizi, accanto a cinque milioni di euro che investiamo sulla continuità territoriale per i collegamenti fra Sicilia e resto del Paese. Oggi – conclude l’assessore all’Economia – scriviamo un’altra pagina di risanamento e buona amministrazione della nostra Regione”.

I comuni e la percentuale sui biglietti

Approvato all’Ars un emendamento che consentirà ai Comuni di incassare una percentuale sui proventi della vendita dei biglietti d’ingresso ai siti archeologici situati negli stessi centri. Una questione che era stata al centro delle polemiche, qualche giorno fa, con il sindaco di Taormina e leader dell’opposizione in Regione, Cateno De Luca. L’emendamento, di fatto, consente al governo di superare il problema e fa parte dell’accordo della maggioranza.

Il nodo Taormina

Si può tranquillamente chiamare “nodo Taormina“. All’Ars il centrodestra ha sostenuto l’emendamento del governo (e non quello che il sindaco Cateno De Luca sta promuovendo in Parlamento) per concedere aiuti a tutti i Comuni in cui ricadono parchi archeologici. In sintesi, i sindaci incasseranno “fino al 10%” dei biglietti venduti. Niente fondi di Taoarte ma una buona quota a tutti i comuni, ovviamente Taormina compresa.

Turismo, un milione e mezzo di euro per parchi tematici, geologici e acquari

Il governo Schifani scende in campo, ancora una volta, per sostenere l’attività economica delle imprese siciliane danneggiate dall’emergenza Covid-19. L’assessorato regionale al Turismo ha pubblicato, infatti, l’avviso denominato “Interventi in favore di parchi tematici, acquari, parchi e giardini geologici”, stanziando un milione e 446 mila euro in favore di questo particolare settore turistico che, nel corso della pandemia, ha subito gravi perdite economiche. I contributi sono a fondo perduto ed erogati, a titolo di ristoro, nella misura massima della perdita di ricavi subita nel 2020 rispetto al 2019, sempre che la riduzione di fatturato sia almeno del 30 per cento.

«Il governo regionale – afferma l’assessore al Turismo, Elvira Amata – interviene con fatti concreti a sostegno dell’economia dell’Isola. Con questo bando diamo una boccata d’ossigeno a quelle imprese siciliane che, durante la pandemia, hanno visto crollare il loro fatturato. Passo dopo passo saneremo le ferite lasciate dal Covid e rilanceremo un settore, quello turistico, che per la Sicilia è davvero strategico. Come è nostra consuetudine, continuiamo a lavorare intensamente e concretamente per raggiungere quegli obiettivi che faranno decollare la nostra economia e che renderanno la Sicilia una regione sempre più moderna e attrattiva».

Nel dettaglio, l’agevolazione, in linea con il regime del “de minimis”, non potrà superare l’importo massimo complessivo di 200 mila euro nell’arco dell’esercizio finanziario in questione e nei due precedenti. Per quantificare l’ammontare dei finanziamenti si calcolerà la perdita complessiva del fatturato – i dati contabili dovranno essere attestati da un revisore o da un commercialista – di tutti i soggetti ammessi, e si determinerà il rapporto tra la perdita del singolo beneficiario e la perdita complessiva. Tale percentuale sarà applicata all’importo delle risorse a disposizione per calcolare la quota pro capite di ciascun beneficiario.

Le imprese interessate al bando devono essere iscritte alla Camera di Commercio, essere dotate di un sistema di biglietteria che certifichi la riduzione degli incassi, avere la sede legale o la sede operativa nel territorio siciliano.
Le domande dovranno essere compilate secondo il modello predisposto, firmate digitalmente e inviate via pec entro il prossimo 24 luglio.

Dai forestali al contributo ai Consorzi di bonifica di Agrigento e Siracusa

Dai fondi per i forestali ai contributi per i Consorzi di bonifica. Il disegno di legge “Collegato bis” alla Finanziaria, approvato oggi dall’Ars, contiene alcune importanti misure proposte dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e uno stanziamento complessivo di oltre 80 milioni di euro.

Con fondi del bilancio regionale è stata trovata la copertura per le attività di forestazione. Si tratta di 74 milioni che garantiranno gli interventi e il pagamento, per tutto l’anno, delle giornate di lavoro a tutta la platea degli addetti. È stato previsto, inoltre, l’adeguamento alle norme del nuovo codice degli appalti, per consentire la realizzazione di lavori forestali in amministrazione diretta da parte del dipartimento regionale Sviluppo rurale.

Con la manovra finanziaria sono stati approvati, poi, due contributi straordinari, di 3,4 e di 3,25 milioni di euro, che consentiranno di chiudere dei contenziosi su opere pubbliche nei Consorzi di bonifica di Agrigento e Siracusa, garantendo così lo sblocco degli stipendi del personale e la regolare attuazione della campagna irrigua.

E infine, grazie allo stanziamento di 1,5 milioni di euro, sarà possibile avviare opere urgenti su reti e impianti irrigui, garantendo così i servizi per le produzioni agricole nei territori colpiti dall’alluvione dello scorso febbraio. Le somme stanziate serviranno, tra l’altro, a realizzare la zattera di sollevamento sulla diga Nicoletti, il ripristino della rete irrigua in parte del territorio ragusano e i lavori di efficientamento nei comprensori irrigui di Palermo, Messina, Siracusa, Trapani, Gela e Agrigento.

Articoli correlati