Autovelox in aumento a Palermo. E’ una settimana di controlli da oggi in diverse strade di Palermo che saranno interessate, per una settimana, fino a domenica 20 dal controllo elettronico della velocità. Lo rende noto il nucleo controllo velocità della polizia municipale in ottemperanza alla legge 168/2002.

Controlli dal 14 al 20 marzo

I controlli inizieranno lunedì 14 marzo e si concluderanno la domenica successiva, giorno 20 marzo. Il tutto nell’ambito delle attività di sicurezza stradale.

Le strade interessante

Ecco l’elenco delle vie e la tipologia di controlli che verranno effettuati ma la Polizia Municipale non  precisa, evidentemente, data e ora dei controlli anche se bisogna ricordare che l’apparecchio autovelox deve essere segnalato e non può essere nascosto pena la nullità della contravvenzione elevata.

Apparecchio autovelox 106: Viale Regione Siciliana N.O. Carreggiata centrale direzione Trapani (via Sardegna)

Apparecchio autovelox 105/SE, Box fissi: Viale Regione Siciliana carreggiata centrale dal civico 3666 direzione Catania

Viale Regione Siciliana S.E.C.C. 120 metri prima rampa E Bonagia direzione Catania

Viale Regione Siciliana S.E.C.C. 120 metri prima rampa E Bonagia direzione Trapani.

Telelaser e Apparecchio autovelox 106 Mobile: Viale Regione Siciliana N.O. Carreggiata laterale direzioni Trapani e Catania.

Telelaser: Via Libertà, viale Ercole, viale Diana, viale Croce Rossa, viale del Fante.

Apparecchio autovelox 106 mobile su strade urbane: Viale Michelangelo, viale Diana, viale Ercole, viale Lanza di Scalea, viale dell’Olimpo, via Ernesto Basile.

La pubblicità fatta ai controlli

I controlli vengono pubblicizzati anche per rispondere alle disposizioni di legge. Le sanzioni per eccesso di velocità elevate con apparecchi di controllo elettronico posti a bordo strada su veicoli in «borghese» delle forze dell’ordine possono, infatti, essere impugnate e annullate se l’autovelox, seppure preceduto da cartello che avvisa della sua possibile presenza, non è ben visibile da parte di automobilisti, camionisti o motociclisti. Lo dice l’ordinanza 4002 dell’8 febbraio della Corte di Cassazione.

Annullata la multa ad un automobilista

La Suprema Corte in sostanza annulla una sentenza del Tribunale di Vicenza e fa giurisprudenza. La sentenza, infatti, apre la strada alla possibilità di un gran numero di ricorsi da parte di guidatrici e guidatori multati per eccesso di velocità con apparecchi montati su “auto civetta”.

Cosa dicono i giudici

Nel dettaglio i giudici della Cassazione hanno chiarito che “L’articolo 142, co. 6-bis, del codice della strada, che dispone che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, va interpretato nel senso che, tanto per le postazioni fisse quanto per quelle mobili, il requisito della preventiva segnalazione della postazione ed il requisito della visibilità della stessa sono distinti ed autonomi e devono essere entrambi soddisfatti ai fini della legittimità della rilevazione della velocità effettuata tramite la postazione”.

La norma su postazioni fisse e mobili

Secondo gli esperti All-In Giuridica di Seac, periodico specializzato nel settore, “Deve essere tenuto in considerazione che la norma del Codice della strada si applica tanto alle postazioni fisse, quanto a quelle mobili, evidenziando che se le postazioni di controllo mobile non sono esonerate dal requisito della preventiva segnalazione (come emerge dalla recente sentenza n. 29595/2021), deve escludersi che le stesse siano esonerate dal requisito della visibilità”.

Il caso che fa giurisprudenza

In questo caso un automobilista aveva impugnato una sanzione per eccesso di velocità, elevata dalle forze di polizia tramite autovelox installato su un’auto civetta, in sosta a bordo strada e priva dei colori istituzionali. Sia il giudice di pace di Thiene sia il tribunale di Vicenza avevano respinto il ricorso presentato dall’automobilista che, invece, è stato accolto dalla Corte di Cassazione. Nella motivazione della decisione i giudici hanno ricordato come già la circolare del Ministero dell’Interno del 14/08/2009 (la cosiddetta Direttiva Maroni) preveda che “le postazioni di controllo mobili possono essere rese ben individuabili ricorrendo, ove possibile, all’impiego di autoveicoli di servizio con colori istituzionali. In alternativa, quando si ha utilizzato un veicolo di serie nella disponibilità della pubblica amministrazione, la visibilità della postazione può essere garantita con la collocazione sul veicolo o in corrispondenza di esso di un segnale conforme a quello previsto per le postazioni fisse, ovvero facendo uso di un dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu di tipo mobile”. Come sottolineato anche dagli esperti Seac All-In Giuridica, la Corte nell’accogliere il ricorso conferma la validità dell’impostazione ministeriale e chiarisce anche il significato corretto della frase “segnalati e ben visibili” riferita agli autovelox, prevista dal comma 6bis dell’articolo 142 del codice della strada.