Approda oggi all’Ars l’interrogazione parlamentare sul controverso avviso 22 della Regione Siciliana riguardante i tirocini finanziati nelle aziende. Una vicenda infinita con 189 pratiche che rimangono a rischio di non essere liquidate dagli uffici regionali perché con “criticità non sanabili”. “Noi tirocinanti – torna all’attacco Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 – siamo stati utilizzati per fornire manodopera alle imprese, aziende private ed enti pubblici per poi rimanere ugualmente disoccupati. Un bando che doveva collocarci nel mondo del lavoro è invece ci ha soltanto ingannati”. Secondo gli ultimi dati 1.741 i tirocinanti e appena 170 le assunzioni: “Gli altri ci ritroviamo disoccupati della regione siciliana”.

I pagamenti

Di 1.741 tirocini attivati, secondo i dati pubblicati dal portavoce dei tirocinanti, solamente in quasi 1.400 sono stati pagati anche se quasi sempre con larghi ritardi. Ancora oggi rimangono 412 tirocinanti in attesa di ricevere il dovuto pagamento, di questi un centinaio già sono stati pagati con alcuni bimestri e in 300 dopo 3 anni e mezzo sono rimasti senza alcun pagamento. Tirocini da 6 a 12 mesi di 500 euro mensili con pagamento bimestrale da mille euro (Ddr). Da controlli effettuati 207 tirocinanti risultano idonei al prossimo pagamento, di questi sono 314 Ddr pagamenti in bimestre. Nei rimanenti 205 tirocinanti sono incluse le 189 pratiche a rischio per 304 Ddr. “Restano in attesa – aggiunge Lauria – se mai ci saranno le condizioni per trovare una soluzione definitiva o un rimedio agli intoppi burocratici che persistono da molto tempo”.

In questi anni tante proteste

In questi anni continue proteste e richiami alla definitiva risoluzione della ormai annosa vicenda dei tirocinanti dell’avviso 22. “Ancora oggi, con nostro grande rammarico – aggiunge Lauria -, ci troviamo di fronte ad una situazione paradossale che vede ancora 207 tirocinanti con le pratiche idonei per 304 Ddr, per i quali purtroppo non viene emesso il decreto di pagamento. Ai quali viene ancora chiesto di avere pazienza, ma di pazienza non ne abbiamo più. Non riusciamo a capire come sia possibile che fondi pubblici europei destinati a finanziare gli Avvisi siano rimasti bloccati o addirittura utilizzati per altri capitoli di spesa. La Regione Siciliana del presidente Renato Schifani non può più esimersi dal dare una risposta concreta e definitiva a questi tirocinanti. Tutti vittime di una macchina burocratica insensata e anacronistica nel 2023. Noi tirocinanti, se sarà necessario, torneremo a protestare davanti l’assessorato al Lavoro a Palermo”.

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