“Questo è un saluto sentito e colmo di emozione, molta di più di quella che provai nel mio primo giorno da deputato in quest’aula. Per questo voglio subito rinvolgere un ringraziamento a tutti i colleghi deputati con cui ho lavorato in questi anni, con un pensiero per coloro che non ci sono più, in particolare al compianto Lino Leanza”.
Lo ha detto oggi a Sala d’Ercole, accomiantanodosi dal ruolo di deputato regionale, Anthony Barbagallo che ha optato per il seggio alla Camera ove ricopre il ruolo di capogruppo PD alla Commissione Traporti.

I ringraziamenti di Barbagallo, “Esperienze indimenticabili”

Il deputato nazionale ha aggiunto: “E ricordo tutti i presidenti dell’Ars, a partire da Giovanni Ardizzone, con cui ho fatto parte del consiglio di presidenza e delegato alla conferenza delle assemblee legislative: esperienze formative importanti e indimenticabili. Ma anche Gianfranco Miccichè, strenuo difensore della democrazia e delle opposizioni nella scorsa legislatura e il neo presidente Gaetano Galvagno su cui confidiamo per un’Ars sempre più incisiva. Ringrazio anche il Governo e i suoi rappresentanti in aula in questa occasione con gli assessori Falcone, Turano e Sammartino”.

“Non sempre dialogo funzionale tra governo e parlamento, porre rimedio”

“In una epoca difficile come quella stiamo vivendo – ha proseguito – pongo alcune riflessioni su cui avviare dei percorsi di rinnovamento. A partire dall’elezione diretta del presidente della Regione che certamente non ha portato benefici sulla efficienza dell’azione politica e sui risultati di governo. Non sempre c’è stato un dialogo funzionale tra governo e parlamento e a questo bisogna porre rimedio”.

Necessario affrontare il tema di un’autonomia speciale

“Si parla – ha proseguito – di autonomia differenziata ma oggi più che mai, si deve affrontare il tema di un’autonomia speciale che non è stata mai esercitata, è stata esercitata male o non ci sono i soldi per attuarla adeguatamente”.

“Serve un governo che risponda celermente”

“Infine, sempre nell’ottica delle riforme e per rendere ancora più produttiva quest’Aula: non può esistere un parlamento che funziona soltanto un giorno e mezzo a settimana. Così come, allo stesso modo, per quanto riguarda gli atti ispettivi è necessario un governo che risponda celermente e lavori d’aula più spediti pensando di dedicare almeno un giorno a settimana all’attività ispettiva a cui, per ora, si provvede anche a distanza di due anni”
Un messaggio d’affetto, infine, anche “per Giovanni Barbagallo, che mi è stato sempre vicino – ha concluso – e con cui abbiamo condiviso e continuiamo a farlo un lungo percorso politico”.

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