Entro 120 giorni al massimo, a questi ritmi, la parte della settima vasca di Bellolampo autorizzata al conferimento dei rifiuti urbani potrebbe saturarsi. È quanto emergerebbe, secondo quanto scrive il Giornale di Sicilia, dalle riunioni tra Rap e Regione sull’emergenza rifiuti che attanaglia la città. Il periodo della possibile saturazione della vasca coincide con l’inizio dell’estate, quando le temperature si innalzano e potrebbero causare problemi nel caso in cui i rifiuti dovessero rimanere in strada.

Il rischio

Un rischio che, secondo il presidente di Rap, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani a Palermo, sarebbe scongiurato, perché “la Regione – dice Todaro – ci ha assicurato che entro questo periodo sarà consegnata la restate parte della settima vasca di conferimento. Da ciò che emerge dalle riunioni, la ditta che si sta occupando dei lavori è in linea con i tempi”, conclude il presidente di Rap.

La boccata d’ossigeno Rap

Boccata d’ossigeno per le casse di Rap. Come preannunciato qualche giorno fa dall’assessore all’Ambiente Pietro Alongi, il Comune di Palermo ha provveduto alla liquidazione e, di conseguenza, al pagamento di 21 milioni di euro dovuti all’azienda di piazzetta Cairoli “per gli interventi di trattamento e smaltimento del percolato proveniente dalle vasche esaurite della discarica di Bellolampo“. A stabilirlo è la determina 704 del 18 gennaio 2024, firmata dal Rup Roberto Giaconia e dal dirigente del Settore Ambiente Ferdinando Ania. Risorse che potenzieranno la liquidità finanziaria dell’azienda, anche se la strada per uscire dalla crisi è ancora lunga.

Una somma dovuta, come sopra ricordato, per la gestione delle vasche esauste della discarica di Bellolampo, nonchè per il trasporto dei rifiuti da Palermo verso altri impianti a causa della saturazione della VI vasca. La cifra copre dodici fatture per un totale complessivo di poco superiore ai 21 milioni di euro. Di questi, 19,2 milioni andranno nelle casse di Rap, mentre 1,9 milioni di euro verranno versati nei confronti dell’Erario per IVA. Un importo a cui l’Amministrazione farà fronte per 800.000 euro con residuo passivo a bilancio e per 20,3 milioni attraverso la variazione di bilancio approvata a novembre.