Si appellano al presidente della Regione Nello Musumeci e anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte le mamme di Elisa Zuccaro e Giorgia Pellerito, le due studentesse palermitane Erasmus bloccate nella Repubblica ceca e impossibilitate a rientrare sia per via aerea che terrestre.

“Abbiamo chiesto – hanno scritto Ina Modica e Carolina Maione – all’ambasciata italiana di aiutarci, ma ci hanno risposto che non potevano fare nulla, perché siamo in due. Abbiamo raccolto lo sconforto delle nostre figlie e noi madri che abbiamo forte il senso delle Istituzioni e a questo le abbiamo educate, abbiamo stretto i denti, abbiamo soffocato le lacrime di rabbia e le abbiamo incitate ad adoperarsi, assicurando che anche noi avremmo fatto la nostra parte. Eppure non possiamo fare a meno di interrogarci su una simile risposta da parte dello Stato, in cui le abbiamo educate a credere, investendo sul loro futuro, affinché possano coronare il loro sogno.  Ed è stato proprio per quel senso di responsabilità, con cui sono cresciute, che hanno scelto di rimanere in Repubblica Ceca, dove hanno concluso il progetto Erasmus, avviato lo scorso settembre. Sarebbe stato più semplice ritornare, ma sono rimaste lontane da casa, nonostante una  simile pandemia, per portare a compimento il percorso intrapreso.  Queste due giovani ci hanno dato una lezione di vita e le Autorità come reagiscono? Le abbandonano a loro stesse e ad una condizione che altri hanno stabilito per loro.  Giorgia ed Elisa, però, non si sono date per vinte; hanno continuato a lottare, hanno cercato in ogni modo di trovare la soluzione. Anche noi genitori abbiamo cercato delle soluzioni, ma ad oggi nulla. Sappiamo solo che le nostre figlie vengono private della loro libertà e tenute lontane dal loro Paese, dai loro affetti. Una simile situazione è intollerabile. Oggi più che mai rivolgiamo il nostro appello alle Istituzioni, alle Autorità competenti affinché, crei le condizioni  per far rientrare in Italia  Giorgia ed Elisa”.

Il problema delle due giovani siciliane è che non riescono a rientrare con i voli, perché la compagnia ceca cancella quelli per l’Italia e non è possibile la triangolazione con Instabul, perché la compagnia turca ritiene indesiderabili gli italiani. Le ragazze, abili guidatrici, non si sarebbero scoraggiate a tornare con un’auto a noleggio, ma l’Austria non le farebbe passare e la riconsegna in Italia è molto difficile.

“Abbiamo rispettato tutte le regole – si sfogano le ragazze – per proteggere le nostre famiglie e fare la nostra parte durante il divampare della pandemia. E adesso, le istituzioni non ci aiutano a tornare a casa, dopo mesi di assenza”.

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