I sindacati siciliani hanno chiesto e ottenuti provvedimenti contro il rischio esuberi negli istituti scolastici dell’Isola a causa del calo degli iscritti. Lo hanno riferito  i segretari generali di Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, Cisl Scuola, Francesca Bellia, Uil Scuola, Claudio Parasporo, Snals Confsal, Michele Romeo, Gilda Unams, Loredana Lo Re, che lunedì scorso hanno incontrato in videoconferenza il nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia.

“Abbiamo ottenuto provvedimenti concreti dall’Ufficio scolastico regionale per contrastare il rischio esuberi, che potrebbe determinarsi dal calo degli studenti – scrivono in una nota -. Il direttore generale, Stefano Suraniti, si è impegnato a realizzare quante più cattedre possibili utilizzando anche il meccanismo delle Coe (Cattedre orarie esterne) per ridurre al minino eventuali contrazioni”.

Un rischio esuberi concreto è stato evidenziato dalle sigle sindacali che hanno chiesto di mantenere gli stessi organici dello scorso anno anche per il prossimo, a fronte di un decremento medio degli alunni di -73.756 a livello nazionale e -12.180 per la Sicilia, e nonostante la garanzia di stabilità degli organici anche per quest’anno. “Un rischio che non solo va scongiurato, ma che è necessario contrastare con un incremento dello stesso organico per migliorare l’offerta scolastica in Sicilia”.

“Ulteriori temi affrontati durante l’incontro – aggiungono i sindacati – sono quelli dell’edilizia scolastica, dei parametri di sicurezza previsti dalla cosiddetta fase 2, dell’esigenza di ridurre quanto più possibile il numero degli alunni per classe in prospettiva dell’avvio del prossimo anno scolastico”. “Le organizzazioni sindacali – concludono – hanno chiesto al direttore un confronto continuo costante con l’istituzione di un tavolo permanente rispetto alla costruzione di un percorso che veda coinvolte le istituzioni, le famiglie e gli stessi studenti, affinché vi sia un processo di condivisione per traguardare le giuste soluzioni alle esigenze della scuola siciliana. Richiesta che il dottor Suraniti ha accolto con disponibilità e attenzione”.