Protesta degli studenti al liceo scientifico statale Cannizzaro a Palermo. Secondo gli alunni nelle aule farebbe troppo caldo. Per questo si sono riuniti nel piazzale della palestra per protestare e chiedere di uscire prima dell’orario previsto. Ieri la stessa dirigente scolastica aveva deciso di fare uscire prima gli studenti.

La preside: “Ragazzi non autorizzati”

“Ieri c’erano 36 gradi e un’umidità molto alta – dice Anna Maria Catalano, dirigente scolastica del liceo scientifico Cannizzaro –. Oggi le condizioni climatiche sono diverse. Ci sono 32 gradi. Certo fa caldo ma la situazione è più sopportabile. Gli studenti hanno deciso di lasciare le aule e riunirsi nel piazzale. Non erano autorizzati”.

I genitori hanno riportato i figli a casa

Qualcuno degli alunni ha chiamato casa e i genitori alla spicciolata sono venuti a prenderli. “Se qualcuno mi dice che oltre una certa temperatura devo anticipare l’uscita dalle classi io lo faccio – aggiunge la dirigente – al momento non c’è alcun regolamento che dice questo”.

In strada per l’emergenza incendi

Gli studenti palermitani avevano fatto sentire la loro voce proprio nei giorni scorsi in relazione all’emergenza incedi. “La nostra rabbia brucia più degli incendi. Con questo slogan i ragazzi sono tornati nuovamente in piazza lo scorso 6 ottobre guidati dal coordinamento Fridays For Future. Centinaia di giovani hanno sfilato per le strade del centro del capoluogo siciliano.

Il corteo, partito da piazza Verdi e terminato in piazza Bellini con un’assemblea pubblica, è arrivato al tramonto dell’ennesimo rogo che flagellò, in quell’occasione, il parco della Favorita e la riserva Naturale di Monte Pellegrino, una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa. Fiamme che divamparono intorno alle 15 e che si generarono con una temperatura di circa 25 gradi e in condizioni di vento praticamente assenti. Fatto che, ancora una volta, ha spinto i giovani ad una riflessione sul fenomeno dei piromani.

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