Sit-in di protesta oggi davanti all’Ars dopo il cambio appalto per la vigilanza a palazzo dei Normanni. Le 12 guardie giurate che finora hanno gestito il servizio non sono transitate nel nuovo appalto nonostante la clausola di salvaguardia dei lavoratori. La Filcams Cgil Palermo ha deciso di scendere questa mattina in piazza del Parlamento assieme a Fisascat Cisl Palermo Trapani e Uiltucs Uil Palermo. Con la loro mobilitazione, i sindacati chiedono la continuità occupazionale per tutti i 12 lavoratori del precedente appalto, gestito da Mondialpol e Ksm.

“L’impresa subentrante – dicono i sindacati – sta contravvenendo a quanto previsto nella clausola di salvaguardia del contratto collettivo di lavoro e nel codice degli appalti pubblici”, dichiara il segretario della Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello. Secondo quanto sostenuto, la Metronotte D’Italia, la società subentrata a giugno, ha stoppato il transito dei lavoratori e il sindacato chiederà all’Ars, la stazione appaltante, di incontrare una delegazione in rappresentanza delle tre sigle, “per sollecitare l’istituzione a essere garante del rispetto delle norme e delle leggi e per la tenuta di tutti i livelli occupazionali”.

“L’azienda subentrante ha manifestato sin dall’inizio difficoltà nel garantire il passaggio di tutte le guardie giurate coinvolte. Nell’ultima seduta del 25 giugno, ha posto condizioni per noi pretestuose, sostenendo che i tre di questi lavoratori, iscritti alla Filcams, fossero sprovvisti dei requisiti necessari – aggiunge Giuseppe Aiello – Si sono trincerati su aspetti che il Ccnl di categoria e il codice degli appalti non prevedono. Gli unici requisiti previsti sono le ore effettuate negli ultimi sei mesi, per la compilazione di una giusta graduatoria che dà il diritto al transito. Hanno cercato solo dei pretesti per tagliare sul costo del lavoro”.

Nell’ultima seduta al Centro per l’impiego, è stato intanto stipulato un verbale con esito negativo. “Anche l’ufficio del lavoro ha ritenuto pretestuose le condizioni poste da Metronotte D’Italia e ha aggiornato la seduta – aggiunge Aiello – L’azienda subentrante dal primo giugno ha avviato l’attività inserendo propri dipendenti. Si creerebbe un precedente gravissimo, qualora non passassero i dipendenti che hanno diritto a rimanere nell’appalto. Non lo possiamo accettare, in un momento delicato, per la questione legata al Covid19, che riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

La Filcams Cgil Palermo ha inviato una nota al presidente dell’Ars Miccichè, al presidente della Regione Musumeci, ai partiti politici e a tutti i capigruppo. “L’Ars ha il dovere di intervenire – prosegue Aiello – Nessuno può lavarsene le mani. Ci sono 12 lavoratori che rischiano di perdere il reddito nell’indifferenza generale. È intollerabile che tutto questo stia avvenendo all’interno di un contesto istituzionale. Abbiamo chiesto un incontro a tutti, finora abbiamo avuto una risposta per niente esaustiva solo dal collegio dei questori. Oggi torneremo a chiedere di essere ricevuti”.