Aumentano i casi di infezione da Covid a Palermo e provincia, ma nelle strutture ospedaliere non sono ancora state predisposte misure per arginare i contagi. A dirlo il responsabile del Dipartimento Sanità Pubblica Della Cisl Fp Palermo Trapani, Gaetano Mazzola, che in merito ha inviato una nota all’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo.

Le proteste dei sindacati

“Stiamo registrando il grido d’allarme degli operatori sanitari in prima linea nei reparti ospedali e soprattutto nei Pronto soccorso – afferma Mazzola – perché dopo lo smantellamento dei reparti Covid, oggi mancano i posti letto per accogliere i pazienti, il cui numero cresce ogni giorno a causa dell’aumento dei casi di contagio”.

Il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Cisl Fp Palermo Trapani evidenzia come, per esempio, non sia prevista oggi nelle strutture ospedaliere, una divisione fra i pazienti positivi e quelli negativi al Covid. “Questa commistione – aggiunge Mazzola – chiaramente rischia di innescare una sequenza di contagi che potrebbe diventare veramente ingovernabile”. “Sollecitiamo l’assessora regionale alla Salute ad attuare le iniziative necessarie per un piano di emergenza efficace e soprattutto tempestivo. Occorre agire subito mettendo in sicurezza gli ospedali che, perdurando le attuali condizioni, potrebbero essere causa del moltiplicarsi delle infezioni da Coronavirus”.

Riparte l’hub vaccinale

Proprio nel giorno della chiusura del palazzo del governo Palermo riattiva l’hub vaccinale. Al policlinico di Palermo, presso l’istituto d’igiene Giuseppe D’alessandro, anche il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto la prima dose di richiamo contro il Covid19. e lo ha fatto per dare l’esempio

“Vaccinarsi per prevenire complicazioni e mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria – ha dichiarato il presidente – è una necessità”. Il palazzo del governo riapre comunque oggi, 14 dicembre, ma a disporne la chiusura era stato lo stesso governatore Schifani

Il parere degli esperti

“Ogni anno questo virus subisce delle mutazioni che lo rendono diverso da quello che circolava nella stagione precedente, purtroppo l’immunità che noi acquisiamo o vaccinandoci o avendo la malattia in maniera naturale, non è detto che ci protegga completamente nei confronti del virus nelle stagioni successive” dice  Claudio Costantino, referente ambulatoriale vaccinale ospedaliero e delle vaccinazioni covid19.

Come sottolineato da Giovanna Volo, assessore regionale alla salute: “I vaccini sono sempre più perfezionati, possono coprire da quella che è l’infezione che, su soggetti più forti dà solamente alcuni sintomi, ma su soggetti fragili può determinare comunque il ricovero. E’ bene prevenire qualunque tipo di complicanza”.

A poter somministrare le dosi di vaccino anti covid19 sono sia i medici di medicina generale sia le farmacie. “anche la farmacie possono somministrare  l’antinfluenzale e l’ anti covid19. Abbiamo creato una diffusione a tappeto delle sedi dove è possibile ricevere il vaccino” – ha affermato Giovanna Volo.

“Riteniamo sia fondamentale procedere alla vaccinazione soprattutto nei confronti dei pazienti fragili. Già da oltre un mese abbiamo stipulato accordi con i medici di famiglia e con i farmacisti convenzionati col servizio sanitario nazionale. Nei giorni scorsi sono arrivati  anche gli ultimi vaccini in ordine di arrivo sia anti influenzali che anti covid19” ha detto Salvatore Iacolino, dirigente generale Dasoe.

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